Nuovo ospedale, Mancini attacca: “Sarà costruito a Rende, Cosenza ha perso funzioni decisive”
L’ex deputato socialista accusa l’amministrazione Caruso di pressappochismo e mancanza di visione
“Lo sapete dove sorgerà il nuovo ospedale di Cosenza? A Rende”. Con queste parole, Giacomo Mancini, ex deputato socialista e membro della Direzione regionale del Partito Democratico, interviene con un video che riaccende il dibattito sul futuro del nuovo presidio sanitario destinato a sostituire l’Annunziata.
Secondo Mancini, la decisione è ormai definitiva: la nuova struttura sanitaria avrà 750 posti letto e un investimento complessivo di 349 milioni di euro, parte dei quali sarà recuperato dalla vendita dei terreni dove oggi sorge l’ospedale Annunziata.
La trasformazione del sistema sanitario cosentino
Nel progetto, spiega Mancini, a Cosenza resteranno soltanto alcuni ambulatori, i centri diagnostici e un punto di primo intervento per le emergenze. Tutte le principali funzioni ospedaliere, dunque, verranno trasferite a Rende, sancendo di fatto un ridimensionamento storico del ruolo sanitario della città capoluogo.
“Mai nella sua storia – afferma Mancini – Cosenza aveva perso funzioni così importanti. E mai un dossier tanto decisivo era stato affrontato con tanto pressappochismo”.
Le accuse al sindaco Caruso
Nel suo intervento, l’ex deputato punta il dito contro l’amministrazione comunale di Cosenza, guidata da Franz Caruso, accusandola di aver oscillato per due anni tra posizioni contraddittorie.
“Mentre la Regione, l’Unical e il Comune di Rende procedevano con la firma della convenzione – sottolinea Mancini – Cosenza non ha toccato palla. Caruso prima voleva l’ospedale a Vaglio Lise, poi ha detto ‘fatelo dove volete’, infine ha impugnato la delibera regionale che indicava Rende. E ha perso. Dopo due anni di silenzio si è risvegliato convocando il Consiglio comunale e tornando alla posizione iniziale. Sembra il gioco dell’oca, non l’amministrazione di una città”.
“Cosenza non può arrendersi al declino”
Per Mancini, la vicenda dell’ospedale è il simbolo di un declino politico e istituzionale che ha ridotto il peso della città nelle decisioni strategiche per il territorio.
“Mai Cosenza era caduta così in basso. Mai ha contato così poco – afferma –. Senza una visione non si può amministrare una città, senza amore per Cosenza non si può difenderne il futuro”.
L’esponente del Partito Democratico chiude con un appello: “Noi non ci vogliamo arrendere a questo declino senza fine. Cosenza merita di meglio.”
Il dibattito destinato a riaccendersi
L’intervento di Mancini arriva a poche settimane dalla firma ufficiale della convenzione tra il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il rettore dell’Unical Nicola Leone e il sindaco di Rende Sandro Principe, che ha di fatto sancito l’avvio dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale universitario.
Le parole dell’ex deputato, tuttavia, promettono di riaprire lo scontro politico e istituzionale tra Cosenza e Rende, alimentando un dibattito che va ben oltre la localizzazione dell’infrastruttura: in gioco c’è la centralità stessa del capoluogo bruzio nel futuro della sanità e della governance territoriale calabrese.