Interventi urgenti sia per integrare personale medico e sanitario sia per rideterminare il numero di medici cubani effettivamente assegnati all’ospedale di Castrovillari.

Questo il contenuto della lettera che il Comitato per la Tutela dell’Ospedale di Castrovillari ha inviato al commissario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano ed al Commissario ad acta della sanità calabrese, Roberto Occhiuto

Il Comitato, costituito da Associazioni attive da molti anni in campo sanitario - AVIS, AVO, Amici del Cuore, Medici Cattolici, Associazione Famiglie Disabili e Solidarietà e Partecipazione -, “si trova ancora una volta a dover intervenite – si legge nella missiva - esprimendo la propria vibrante protesta per la situazione in cui versa l’ospedale spoke di Castrovillari, nella sostanziale indifferenza di codesta Direzione aziendale, nonché per i trattamenti discriminatori cui viene sottoposto lo spoke di Castrovillari rispetto agli altri due spoke dell’ASP di Cosenza. Tale deplorevole comportamento va a penalizzare ovviamente anche larghe fasce di popolazione, residenti nell’area del Pollino, dell’Esaro e della Sibaritide”.

I dati sui medici cubani negli spoke della provincia

Secondo una prima assegnazione, a Castrovillari sarebbero dovuti rimanere 6 medici cubani, a Corigliano-Rossano 18 e allo spoke di Paola-Cetraro 9, attualmente solo 4 sono a Castrovillari, 9 a Corigliano-Rossano e 17 a Paola-Cetraro.

“Crediamo che questi numeri non richiedano ulteriori commenti – continua il Comitato - derivanti da scelte incomprensibili e platealmente punitive nei confronti dell’ospedale di Castrovillari e delle popolazioni che ad esso fanno riferimento, operate da codesta Direzione aziendale.

Chiediamo pertanto, che la determina del 30 gennaio scorso venga quanto prima modificata con criteri che riequilibrino i numeri dei medici assegnati ai tre spoke, rispetto ai precedenti, anziché aggravare ulteriormente il divario già creato in precedenza.

Il commento del Comitato

Facciamo ancora rilevare che i comportamenti dell’ASP hanno aggravato lo sconforto e la demotivazione tra gli operatori sanitari dello spoke e creato una situazione di irritazione e malcontento tra i cittadini.

Come Comitato, dopo le numerose iniziative adottate per significare a codesta Direzione generale la necessità di una politica sanitaria equa, solidale ed equilibrata, continueremo nella difesa del negletto diritto alla salute delle nostre popolazioni con ogni mezzo democraticamente percorribile.

Chiediamo, infine – concludono - il diretto intervento dell’on.le Occhiuto nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese”.