Acri, arresti domiciliari per presunto piromane: ricostruito l’incendio del 25 luglio
L’uomo è accusato di aver appiccato il fuoco nella località Vagno: a rischio abitazioni e un bosco di conifere

Nella mattina dell’11 settembre 2025 i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Acri, appartenenti al Gruppo di Cosenza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura. Il provvedimento riguarda un uomo di Acri, ritenuto responsabile, sulla base di gravi indizi, dell’incendio sviluppatosi il 25 luglio scorso nella località “Vagno”.
L’incendio e i rischi
Il rogo aveva interessato una vasta area di macchia mediterranea, minacciando da vicino sia un’abitazione privata sia un bosco di conifere ad alto fusto. Solo il tempestivo intervento dei soccorsi aveva impedito conseguenze ancora più gravi.
Le indagini e le prove raccolte
Le indagini, condotte dai Carabinieri Forestali e coordinate dalla Procura di Cosenza, hanno permesso di ricostruire l’accaduto. Dalle attività di rilievo sul posto e dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, sarebbe emersa la figura di un uomo che, alla guida di un’utilitaria, dopo essersi fermato a bordo strada, avrebbe appiccato il fuoco alla vegetazione per poi allontanarsi rapidamente. Tali elementi hanno portato, nella fase preliminare, all’identificazione del presunto responsabile.