Clan Cracolici: affermazioni mafiose tra Lametino e Vibonese
Dalla rivalità armata alla conquista dei traffici: il salto di potere dei Cracolici nella ‘ndrangheta

Il clan Cracolici è una delle ramificazioni della ‘ndrangheta operante nella provincia di Vibo Valentia, con presidio nei Comuni di Maierato, Maida e Filogaso, estendendo la sua presenza anche a Milano e Novara. La cosca ha saputo sfruttare la crisi di alcune organizzazioni rivali, come il vuoto di potere lasciato dal clan Anello, per espandere il proprio dominio territoriale e criminale.
Faide e alleanze criminali
Nel corso degli anni, i Cracolici hanno affrontato una vibrante competizione con il clan Bonavota di Sant’Onofrio. L'operazione "Conquista" del 2017 ha portato all’arresto di numerosi affiliati legati alla cosca, accusati di associazione mafiosa, omicidio, estorsione e danneggiamenti, a conferma delle tensioni per il controllo del territorio.
Il salto criminale con l'operazione Artemis
Il consolidamento dell’egemonia Cracolici è emerso con chiarezza in occasione dell’operazione "Artemis" del novembre 2024. In questa maxi indagine, le forze dell’ordine hanno ordinato l’arresto di 59 persone affiliate alla cosca, descrivendo il gruppo come costola della cosca storica di Maierato ma fondato in Maida. Secondo le autorità, i Cracolici hanno saputo accelerare il loro ruolo criminale grazie all’assenza dei clan precedenti, insediandosi soprattutto nei traffici di droga nel Lametino e nel settore boschivo.
I protagonisti
Tra le figure più note del clan emergono: Raffaele Cracolici, leader storico a Maierato fino al 2004; Alfredo Cracolici, referente a Filogaso fino al 2002 e Mimmo Cracolici, considerato potente referente del narcotraffico con base a Maida e collegamenti nella Piana di Rosarno, definito “signore della cocaina” secondo gli inquirenti.