Statua di Giacomo Mancini, il Comune chiarisce: “Nessuno sfratto, solo una nuova valorizzazione”
Il Comune di Cosenza affida lo spazio al Museo all’aperto Bilotti, ma Giacomo Mancini Jr. parla di oltraggio e inscena una protesta contro la rimozione: “Atto indegno, è un furto alla memoria della città”. Turco chiarisce che lo spostamento è avvenut

“Nessuno sfratto, ma un atto di valorizzazione nel rispetto delle regole”. Così Francesco Turco interviene sulle polemiche legate allo spostamento della statua di Giacomo Mancini senior dal MAB di Cosenza. Turco, che ha dichiarato di essersi avvicinato alla politica proprio ispirato dalla figura dello storico leader socialista, ha voluto ristabilire i fatti rispetto a quanto definisce “ricostruzioni fantasiose”.
Turco chiarisce che lo spostamento è avvenuto per motivi di salvaguardia del MAB e che l’Amministrazione comunale ha richiesto alla Fondazione Giacomo Mancini di individuare una nuova collocazione. La questione è finita in tribunale, dove la richiesta cautelare della Fondazione è stata rigettata, con condanna alle spese, sancendo la legittimità della decisione del Comune.
L’intento dell’Amministrazione, ribadisce Turco, è quello di valorizzare l’opera installandola in Piazza Giacomo Mancini, accogliendo anche il desiderio di numerosi cittadini. La spesa prevista, precisa, è di circa 6 mila euro (IVA esclusa), comprensiva di basamento, montaggio e protezione, in accordo con Fondazione e artista.
Nei prossimi mesi, ha aggiunto infine, verranno collocate altre dieci opere d’arte sul MAB, auspicando che tra queste rientri anche la statua dedicata a Mancini.
La vicenda
Nelle prime ore del mattino, su incarico del Comune di Cosenza, è stata rimossa la statua di Giacomo Mancini da Corso Mazzini, dove era stata collocata e inaugurata nel 2022. L’intervento è stato motivato dalla volontà dell’amministrazione di destinare lo spazio di piazza Carratelli a nuove opere del Mab – il Museo all’aperto Bilotti – previsto da una convenzione che regolamenta l’uso dell’area museale all’aperto compresa tra Corso Mazzini e piazza Bilotti.

Lo scontro tra la Fondazione e il sindaco Caruso
A seguire le operazioni, con un video e una protesta pubblica, è stato Giacomo Mancini Jr., da tempo in contenzioso con l’amministrazione comunale. Secondo il sindaco Franz Caruso, lo spostamento non è uno “sfratto”, ma un atto necessario per dare coerenza all’allestimento museale. La statua, secondo quanto annunciato, dovrebbe essere ricollocata in piazza Giacomo Mancini, uno spazio più consono alla memoria del politico cosentino.
La protesta di Mancini Jr. e le accuse di “furto”
La rimozione ha scatenato la rabbia di Mancini Jr., che ha parlato di “atto indegno” e di “furto ai danni della città”. Dopo aver chiesto invano di visionare la statua prima del trasferimento, si è sdraiato davanti al camion che la trasportava, cercando di impedirne la partenza. Fermato dalla Polizia Municipale, ha accusato il sindaco Caruso di aver ordinato la rimozione “contro la storia e l’identità di Cosenza”.