Errori giudiziari: Catanzaro, Napoli e Roma guidano la classifica

Ogni otto ore una persona innocente subisce ingiustamente la custodia cautelare in carcere. Dal 1991 a oggi lo Stato ha speso circa 800 milioni di euro, 56 euro al minuto, come liquidazione dell'indennizzo ai malcapitati. Catanzaro, Napoli e Roma guidano la classifica delle Corti di appello nelle quali si è verificato il maggior numero di casi nel 2018. Questo il bilancio reso noto nel corso del convegno «Errori giudiziari e ingiusta detenzione: perché non possiamo non parlarne», svoltosi nei giorni scorsi a Milano e organizzato dall'Ordine degli avvocati, registrando una vasta partecipazione da parte del pubblico. Nel corso dell'incontro è stato proiettato il docufilm Non voltarti indietro, realizzato da ErroriGiudiziari.com, archivio online che raccoglie circa 800 casi di errori giudiziari.
Dai dati diffusi dal ministero della giustizia, nel solo 2018 sono state presentate circa mille istanze di riparazione per ingiusta detenzione, delle quali 630 sono state accolte, conducendo alla liquidazione di un indennizzo medio di 37 mila euro a persona e con una spesa complessiva di 23 milioni di euro.
Tuttavia, come evidenziato da Enrico Costa, ex ministro e parlamentare membro della Commissione giustizia della Camera, autore di una proposta di legge in materia, solo l'80% dei tribunali ha fornito al ministero i dati relativi all'anno appena trascorso e, infatti, dalle informazioni raccolte dal Mef, nel 2018 risultano invece ben 913 i casi di istanze liquidate. Secondo Costa, su una media 50 mila misure di custodia cautelare all'anno, almeno il 20% di esse non avrebbero dovuto essere state adottate. Inoltre è stato segnalato come il fatto che l'indagato si avvalga della facoltà di non rispondere si trasformi il più delle volte in un boomerang ai fini della liquidazione dell'indennizzo.
Per quanto riguarda Catanzaro era stato il procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro Otello Lupacchini a lanciare l’allarme durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario sui troppi, tanti casi di ingiusta detenzione, conseguenza di indagini sbagliate o mal condotte, proprio nel distretto giudiziario di Catanzaro. Lupacchini affermò: “Nel 2017 il distretto di Catanzaro ha speso per gli indennizzi 8 milioni e 900 mila euro. Più del doppio di quanto si è speso per i casi della capitale. Il distretto con il maggior numero di casi indennizzati è quello della Corte d’Appello di Catanzaro che per il sesto anno consecutivo si è confermata tra i primi tre posti con 158 persone che nel 2017 hanno subito una ingiusta detenzione. Seguono i distretti di Roma con 137 e di Napoli con 113. Catanzaro e Roma sono anche le città in cui lo Stato ha speso di più in risarcimenti liquidati alle vittime di ingiusta detenzione”.
In merito al fenomeno e ai dati allarmanti l'Unione delle camere penali ha istituito un osservatorio sull'errore giudiziario, che ha in progetto di procedere alla creazione di una vera e propria banca dati, attingendo informazioni sul territorio, anche mediante l'organizzazione di una serie di convegni itineranti.