La Giunta regionale della Calabria ha approvato il Piano regionale degli interventi e dei servizi di contrasto alla povertà 2024–2026, proposto congiuntamente dal presidente Roberto Occhiuto e dall’assessore all’Inclusione sociale, Pasqualina Straface. Il documento, elaborato in conformità al Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali varato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, definisce le linee guida per gli Ambiti territoriali sociali, chiamati a garantire i livelli essenziali delle prestazioni sociali su tutto il territorio regionale.

Le risorse e gli obiettivi del Piano

Il Piano potrà contare su 79 milioni di euro provenienti dal Fondo povertà 2024–2026. «La Calabria – ha sottolineato l’assessore Straface – presenta livelli di fragilità economica più elevati della media nazionale e forme complesse di marginalità sociale. Per questo serviva una strategia multilivello, capace di affrontare insieme povertà materiale, isolamento, disuguaglianze e carenza di servizi». Le risorse disponibili permetteranno di consolidare i servizi essenziali, rafforzare gli Ambiti sociali e promuovere interventi strutturali di inclusione sociale.

L’Osservatorio regionale sulla povertà e la rete dei territori

Centrale nel nuovo Piano è il ruolo del neocostituito Osservatorio regionale sulla povertà, pienamente integrato nei processi di programmazione e monitoraggio. L’Osservatorio, grazie alla collaborazione con enti locali, Terzo settore e sistema della ricerca, raccoglierà dati aggiornati e valuterà l’impatto delle politiche pubbliche, assicurando trasparenza e coordinamento delle azioni sul territorio.

Un welfare moderno e vicino ai cittadini

Il Piano regionale punta inoltre a rafforzare il servizio sociale professionale e a integrare gli interventi con i servizi sanitari e del lavoro, per un welfare più inclusivo e radicato nei territori. «Questo Piano – ha concluso Straface – è un passaggio cruciale per costruire un sistema di welfare moderno, capace di rispondere in modo concreto ai bisogni delle comunità calabresi e di garantire pari opportunità sociali in tutta la regione».