Strade provinciali al collasso, Cosenza rischia l’isolamento
Le strade provinciali della zona, molte costruite decenni fa, non rispondono più alle esigenze del traffico moderno

La viabilità nella provincia di Cosenza resta un'emergenza: molte strade provinciali, ormai obsolete, stanno causando ritardi, incidenti e difficoltà ai pendolari.
Infrastrutture datate e manutenzione limitata: un mix pericoloso
Le strade provinciali della zona, molte costruite decenni fa, non rispondono più alle esigenze del traffico moderno. Mancano corsie dedicate, la segnaletica è spesso invisibile, la vegetazione invade le carreggiate, rendendo il transito pericoloso. A questi fattori si aggiunge la scarsa manutenzione per mancanza di fondi sufficienti: i lavori vengono effettuati solo in caso di emergenze, lasciando intatte vaste tratte in condizioni precarie.
Serve un piano serio: dalla manutenzione alla modernizzazione
Per migliorare la situazione servono interventi strutturali: ampio piano di manutenzione ordinaria, segnaletica moderna, diserbo costante, e investimenti per il rifacimento di tratti critici. Solo così si potrà garantire sicurezza ai pendolari, riduzione dei tempi di percorrenza e sviluppo turistico‑economico dell’intero comprensorio cosentino. La provincia deve puntare su una rete viaria efficiente per valorizzare territori e collegamenti.
Disagi quotidiani per pendolari e imprese
La situazione attuale grava soprattutto su lavoratori e studenti costretti ogni giorno a percorrere strade dissestate, tra buche, frane e restringimenti improvvisi. Gli autobus viaggiano con ritardi cronici, mentre i mezzi privati subiscono un’usura accelerata. Anche le aziende locali denunciano gravi difficoltà logistiche: il trasporto merci risulta rallentato e più costoso, con effetti negativi sull’intero tessuto economico, in particolare nelle aree interne già penalizzate dallo spopolamento.
Zone isolate e rischio abbandono
Alcuni centri abitati, soprattutto nei territori montani della Sila e del Pollino, vivono una condizione di semi-isolamento. Le condizioni delle arterie secondarie scoraggiano il turismo, rendono difficoltoso l’accesso ai servizi sanitari e limitano le opportunità di sviluppo. La mancanza di collegamenti sicuri e rapidi finisce per amplificare le diseguaglianze territoriali, spingendo le fasce più giovani a lasciare i paesi d’origine.
Le richieste dei sindaci: “Non possiamo più aspettare”
Sono sempre più numerose le voci dei sindaci del territorio che chiedono un intervento urgente della Regione Calabria e del Governo centrale. Le amministrazioni locali, con risorse ridotte all’osso, non riescono a farsi carico di una rete viaria così estesa e compromessa. “Non possiamo più aspettare – afferma un primo cittadino della Valle del Crati – ogni giorno di ritardo mette a rischio la sicurezza e l’economia delle nostre comunità”.
Il ruolo dei fondi europei: occasione da non perdere
Una delle strade percorribili per affrontare l’emergenza è rappresentata dai fondi europei del PNRR e della programmazione 2021-2027. Progetti mirati, accompagnati da una pianificazione intelligente e da una gestione trasparente delle risorse, potrebbero finalmente rilanciare la viabilità provinciale. Tuttavia, serve una regia istituzionale forte, capace di coordinare enti locali, Provincia e Regione, superando logiche frammentarie e ritardi burocratici.