Quella che doveva essere una semplice operazione di routine si è trasformata in un episodio di alta tensione lungo la costa durante la notte di Ferragosto. Due agenti della Polizia Locale, impegnati nella rimozione di attrezzature balneari lasciate irregolarmente sulla spiaggia libera, sono stati accerchiati da decine di villeggianti, costretti a interrompere il sequestro per ragioni di sicurezza.

Il blitz, programmato dal comandante Andrea Serra, è scattato intorno alle 22 del 15 agosto. L’intervento mirava a contrastare l’abitudine, sempre più diffusa, di “occupare” porzioni di spiaggia libera lasciando ombrelloni, sedie e lettini anche nelle ore notturne, in violazione delle norme comunali.

L’operazione si è svolta nei pressi di un campeggio, in un tratto di spiaggia libera frequentemente preso d’assalto dai turisti. Ma qualcosa non è andato come previsto. Secondo quanto trapelato, qualcuno avrebbe avvisato i villeggianti della presenza degli agenti, facendo scattare una reazione immediata. Nel giro di pochi minuti, il mezzo della Polizia Locale è stato circondato da una folla inferocita.

Il clima si è fatto rapidamente incandescente, tanto da costringere gli agenti a sospendere l’operazione. Il materiale già sequestrato è stato restituito per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.

L’episodio riaccende i riflettori sul tema della gestione delle spiagge libere e del rispetto delle regole, soprattutto nei periodi di massima affluenza turistica. Il Comune non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto, ma non è escluso che nei prossimi giorni possano essere adottate misure più severe o modalità operative diverse per evitare nuovi episodi simili.