Alta velocità Salerno-Reggio Calabria, accelerano i lavori
Ferrante: opera strategica per il Mezzogiorno e per l’Italia, in Calabria avanzano i progetti con la galleria Santomarco e nuovi fondi per i territori attraversati
La nuova linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria è destinata a cambiare la mobilità del Mezzogiorno, collegando in modo più rapido e sostenibile Nord e Sud del Paese. “Si tratta di un’opera fondamentale non solo per l’Italia, ma per l’integrazione con l’Europa”, ha dichiarato il sottosegretario al Mit Tullio Ferrante, che segue da vicino gli sviluppi del progetto insieme al commissario straordinario Lucio Menta. Ferrante ha confermato che i lavori stanno procedendo in linea con la rimodulazione del Pnrr, con l’obiettivo di rispettare tutte le scadenze previste.
Avanzano i cantieri e la progettazione in Calabria
Il sottosegretario ha evidenziato i progressi nei lavori lungo il lotto 1a Battipaglia–Romagnano, dove le quattro talpe TBM sono pienamente operative, con l’obiettivo di completare la fase di scavo entro giugno 2026. Anche in Calabria si registrano passi avanti significativi: la galleria Santomarco, in provincia di Cosenza, è già nella fase di progettazione esecutiva e i lavori inizieranno a settembre 2026. L’opera rappresenta una tappa decisiva per migliorare la connessione tra la costa tirrenica e quella jonica, rafforzando il ruolo della regione come crocevia infrastrutturale del Sud.
Investimenti e sviluppo per i territori attraversati
Ferrante ha inoltre sottolineato l’impegno del governo nel ridurre l’impatto ambientale e sociale dei lavori, annunciando uno stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per interventi di mitigazione nei comuni interessati dal tracciato. È stata approvata anche la convenzione tra Anas e Rfi per la realizzazione dello svincolo di Eboli sull’A2, che migliorerà la sicurezza e l’accessibilità dell’area. “L’alta velocità – ha concluso Ferrante – porterà benefici concreti a territori a forte vocazione turistica e produttiva, riducendo i divari e favorendo la crescita del Mezzogiorno. Le infrastrutture sono la chiave dello sviluppo economico e sociale del Paese.”