Scigliano, in provincia di Cosenza, è un comune “sparso”, formato da più frazioni adagiate sulle colline che dominano la Valle del Savuto, tra il mare Tirreno e i rilievi della Sila. Le sue origini risalgono all’epoca romana, come testimonia il passaggio della storica Via Popilia, che collegava Capua a Reggio Calabria. Il simbolo più rappresentativo del suo passato è il Ponte di Annibale, costruzione in pietra che attraversa il fiume Savuto e che, secondo la tradizione, fu percorso dal condottiero cartaginese durante la seconda guerra punica.

Nel Medioevo Scigliano divenne un importante centro amministrativo del Regno di Napoli, città regia e luogo di artigiani, commercianti e agricoltori. Qui fiorirono botteghe di pellicciai e artigiani del legno, mentre la lavorazione della seta e la produzione agricola resero il borgo un punto vitale per l’economia locale. La sua struttura urbanistica, con le frazioni incastonate tra pendii e vallate, conserva ancora oggi tracce di quell’organizzazione medievale fatta di piazze, vicoli e antiche dimore in pietra.

Memoria fragile e ruderi di un passato quasi dimenticato


Il terremoto del 1638 segnò una ferita profonda nella storia di Scigliano. Gran parte del borgo fu distrutta e molti abitanti si spostarono altrove, lasciando dietro di sé ruderi e silenzi che ancora oggi raccontano quel dramma. Alcune frazioni, come Petrisi, conservano il fascino dell’autenticità: piccole case in pietra, scalinate consumate dal tempo e boschi di castagni che fanno da cornice a un paesaggio rimasto quasi intatto.

Nonostante le difficoltà legate allo spopolamento e alla fragilità delle infrastrutture, Scigliano custodisce un’anima viva, alimentata dalla memoria e dal legame profondo tra i suoi abitanti e la terra. In queste colline la tradizione agricola continua, con la produzione di olio, vino e prodotti tipici che richiamano la genuinità della Calabria rurale.

Rinascita possibile tra turismo e sostenibilità


Negli ultimi anni si è acceso un nuovo interesse per la valorizzazione di Scigliano e dei suoi borghi. Giovani imprenditori e associazioni locali hanno deciso di puntare su turismo esperienziale, agricoltura sostenibile e recupero del patrimonio storico. Tra le iniziative più significative, il recupero dei ruderi dell’antico castello, pensato come struttura ricettiva immersa nella natura e nella storia del territorio.

Queste azioni non rappresentano solo un tentativo di rilancio economico, ma una vera e propria scelta identitaria: mantenere viva la memoria di un luogo che per secoli è stato punto di riferimento per le comunità del Savuto. Oggi Scigliano è un esempio di come anche i borghi più piccoli possano rinascere se la tradizione diventa motore di innovazione.

Tra colline verdi, antichi ponti e panorami che raccontano storie millenarie, Scigliano si conferma come uno dei borghi più affascinanti della provincia di Cosenza. Un luogo in cui passato e futuro si intrecciano, dove la resilienza delle persone continua a tenere accesa la fiamma della speranza.