Simona Carbone
Simona Carbone

L’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro si muove verso una svolta in termini di trasparenza, controllo e rigore organizzativo. Dopo la sollecitazione del consigliere regionale Pietro Molinaro, presidente della Commissione consiliare contro la 'ndrangheta e la corruzione, che ha chiesto un’indagine interna per individuare le falle nei controlli, il commissario straordinario Simona Carbone ha risposto pubblicamente, delineando un percorso chiaro e deciso per rafforzare la governance e contrastare i fenomeni distorsivi emersi negli ultimi mesi, in particolare nei reparti di oculistica degli ex presìdi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini.

Dal cartaceo al digitale: la rivoluzione organizzativa

Secondo Carbone, non esistono soluzioni miracolose, ma è possibile costruire un modello sanitario sano e trasparente attraverso azioni progressive e strutturate. Uno dei primi interventi è stato il riordino completo del sistema di accesso alle prestazioni, con l’obbligo per tutte le unità operative di utilizzare esclusivamente sistemi informatici per prenotazioni ambulatoriali, ricoveri e interventi chirurgici. Questa scelta ha superato la disomogeneità che in passato permetteva prassi autonome, favorite dai registri cartacei ancora tollerati. Oggi l’obiettivo è un sistema standardizzato e tracciabile, in cui il paziente e il rispetto delle regole siano prioritari.

Nasce l’Ufficio Ispettivo: controlli capillari e sanzioni certe

Il piano della direzione prevede la creazione di un Ufficio Ispettivo dedicato alla definizione di modelli operativi e al controllo strutturato delle aree a maggiore rischio. Tale struttura affiancherà l’attività delle Direzioni sanitarie senza sostituirle, e opererà con strumenti ordinari e straordinari per il contrasto alle anomalie. L’indirizzo fornito agli organismi disciplinari interni è quello di non sospendere i procedimenti disciplinari in attesa delle indagini penali, qualora esistano già elementi di fatto rilevanti. Un messaggio forte che mira a ripristinare la fiducia della cittadinanza nella sanità pubblica.

La sfida di “Dulbecco” è anche culturale

Nonostante le difficoltà strutturali e ambientali, la Carbone rivendica con forza l’impegno quotidiano del personale dell’Aou. Tecnici, medici, infermieri e operatori contribuiscono, con competenza e passione, alla costruzione di un nuovo modello sanitario calabrese. Il progetto è ambizioso, strategico, ma profondamente radicato nella consapevolezza che la “Dulbecco” rappresenti un’opportunità concreta di riscatto per la comunità. Da qui l’appello finale del commissario a istituzioni e cittadini: servono responsabilità e spirito costruttivo per sostenere un processo di trasformazione che può restituire dignità e qualità alla sanità calabrese.