Pasqualina Straface
Pasqualina Straface

“Esprimo ferma condanna e profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza avvenuto a Schiavonea. Sono fatti che non possono e non devono trovare alcuna giustificazione: minano la sicurezza, alimentano tensioni sociali e mettono a rischio la convivenza civile”.

Con queste parole Pasqualina Straface, assessore regionale alle Politiche sociali, interviene dopo gli episodi che nelle ultime settimane hanno agitato la frazione costiera di Corigliano-Rossano, ribadendo la sua vicinanza alla comunità locale e ringraziando le forze dell’ordine per il costante impegno nel controllo del territorio.

“L’accoglienza non può diventare marginalità”

“La Calabria è una terra accogliente – afferma Straface – ma l’accoglienza non può trasformarsi in marginalità, sovraffollamento o insediamenti informali che diventano ghetti. È da lì che nascono le bombe sociali che stiamo osservando in questi giorni”.
L’assessore invoca una risposta equilibrata ma decisa, fondata su “legalità, prossimità, servizi e integrazione vera”. Non slogan, precisa, ma lavoro concreto e continuo, capace di incidere davvero sulla vita dei territori.

Programmi e risorse per l’inclusione

Straface richiama gli strumenti operativi già attivi in Calabria, frutto di una strategia che punta su interventi strutturali e sulla collaborazione tra Regione, Comuni e Terzo Settore.
Tra i progetti principali figurano: Inte(g)razione (Fami), che rafforza la governance dell’inclusione lavorativa e i servizi pubblici territoriali; ToGether(e), a supporto delle Aziende sanitarie provinciali per l’erogazione dei servizi sanitari ai migranti; Calabria Friends, dedicato all’insegnamento della lingua italiana e all’alfabetizzazione civica; Su.Pr.Eme. 2, operativo nelle aree più fragili come la Piana di Sibari e la Piana di Gioia Tauro, contro caporalato, sfruttamento, marginalità abitativa e irregolarità lavorativa.

Quest’ultimo programma prevede una rete articolata di strumenti concreti: i Poli Sociali Integrati come presidi di prossimità, il Budget di Integrazione per l’emancipazione dal lavoro irregolare, interventi di social housing e voucher abitativi per superare gli insediamenti informali, trasporti sociali per garantire mobilità e percorsi di formazione e autoimprenditorialità destinati a migranti, donne e minori.

“Solo per queste linee strategiche – spiega l’assessore – la Regione gestisce oggi oltre 10,8 milioni di euro tra fondi Fami, Pn Inclusione e Fesr, risorse destinate a integrazione, abitare dignitoso, prevenzione dello sfruttamento e rafforzamento dei servizi territoriali”.

Un tavolo operativo con i Comuni

Straface propone di aprire un tavolo operativo con i Comuni di Corigliano-Rossano e Cassano all’Ionio, già coinvolti nel progetto Su.Pr.Eme. 2, per definire ulteriori strategie di intervento. “Non basta reagire agli episodi – sottolinea – bisogna pianificare insieme azioni strutturate e misurabili. La Regione c’è, con misure, professionalità e risorse, ma serve una strategia locale chiara per evitare degrado e zone grigie dove crescono illegalità e conflitti”.

“Inclusione significa sicurezza e diritti”

Nelle parole finali, l’assessore ribadisce un principio centrale della sua visione: “Non possiamo permettere che in Calabria si creino ghetti o sacche di invisibilità. L’inclusione non è buonismo: è ordine, sicurezza, diritti e doveri. È garantire lavoro regolare, abitazioni dignitose, servizi efficaci e percorsi di autonomia”.
E conclude: “Solo così si prevengono le tensioni e si costruisce una comunità più forte. Su questo la Regione continuerà a lavorare, con pragmatismo, concretezza e spirito di collaborazione”.