Scoperti tre telefoni cellulari nascosti in un pallone nel carcere di Rossano
La Polizia Penitenziaria sventa il tentativo di introduzione di dispositivi mobili per i detenuti

Il sequestro dei telefoni
Tre telefoni cellulari sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria all'interno del carcere di Rossano, situato nel comune di Corigliano-Rossano. I dispositivi erano stati nascosti all'interno di un pallone da calcio lanciato nelle vicinanze del campo sportivo dell'istituto penitenziario.

carcere di Rossano
L'intervento degli agenti
L'operazione è stata condotta grazie alla prontezza degli agenti, che hanno notato il pallone sospetto all'interno dell'intercinta, una zona del carcere accessibile ai detenuti. Dopo aver esaminato il pallone, gli agenti hanno trovato al suo interno tre smartphone, probabilmente destinati a essere introdotti illegalmente nel carcere per uso da parte dei detenuti.
Il lancio dall'esterno
Secondo il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), il pallone sarebbe stato lanciato dall'esterno dell'istituto, come parte di una strategia per eludere i controlli di sicurezza. Questo metodo è sempre più utilizzato per far entrare telefoni e altri dispositivi all'interno delle strutture penitenziarie, creando gravi rischi per la sicurezza.
Riflessioni sulla sicurezza penitenziaria
Il ritrovamento evidenzia le problematiche legate alla sicurezza nelle carceri, dove l'introduzione di telefoni cellulari può facilitare attività illecite da parte dei detenuti, come comunicazioni non autorizzate con l'esterno. Il Sappe ha ribadito l'importanza di rafforzare i sistemi di controllo e sicurezza all'interno delle strutture carcerarie per prevenire tali episodi.
L'appello per maggiore vigilanza
Infine, il Sappe ha sottolineato l'importanza di operazioni come quella appena conclusa, che si rivelano fondamentali per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento delle istituzioni penitenziarie. Tuttavia, nonostante l'efficacia delle azioni quotidiane svolte dalla Polizia Penitenziaria, il sindacato ha lanciato un accorato appello per un potenziamento delle risorse destinate alla sicurezza delle carceri. La crescente sofisticazione dei tentativi di introduzione illecita di telefoni e altri dispositivi, come nel caso di questo ritrovamento, dimostra quanto sia cruciale incrementare gli strumenti e le tecnologie a disposizione degli agenti, nonché rafforzare i controlli. Il fenomeno delle introduzioni illegali continua a rappresentare una delle principali minacce alla sicurezza delle strutture penitenziarie, con gravi implicazioni per l'ordine pubblico e la gestione delle carceri stesse. Il Sappe ha quindi richiesto non solo un aumento dei fondi, ma anche un impegno costante nel migliorare la formazione e la preparazione degli operatori, affinché siano sempre in grado di affrontare con successo le nuove e complesse sfide che emergono in questo ambito.