La riforma della giustizia rallenta i tribunali: l'allarme di Gratteri
Il procuratore di Napoli critica l’introduzione di App2 e le recenti modifiche legislative: "Tribunali semi-paralizzati e processi più lenti, serve un cambio di rotta nelle riforme."

La critica alla riforma della giustizia
"La riforma della giustizia rallenta la giustizia." Con queste parole, Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli, ha espresso il proprio dissenso verso le recenti modifiche legislative. Durante l'insediamento di Domenico Guarascio, nuovo procuratore della Repubblica di Crotone, Gratteri ha evidenziato come le riforme introdotte negli ultimi anni abbiano spesso avuto un impatto negativo sul funzionamento del sistema giudiziario. L’unica eccezione, a suo avviso, è rappresentata dalla riforma sull’ambito cyber approvata nell’estate del 2024.

App2: una riforma digitale inefficace
Gratteri ha riservato particolare attenzione alla recente introduzione di App2, un nuovo sistema digitale obbligatorio dal 1° gennaio 2025 per la gestione dei procedimenti giudiziari. "Noi avevamo segnalato che App2 non funzionava – ha dichiarato – ma, nonostante le nostre avvertenze, è stato imposto con arroganza." Secondo il procuratore, l'implementazione di questo sistema ha portato al semi-paralisi dei tribunali e a un forte rallentamento nella celebrazione dei processi, aggravando ulteriormente i problemi già esistenti.
L’impatto sul diritto alla giustizia
La lentezza causata dalle riforme, secondo Gratteri, compromette gravemente il diritto delle parti offese di ricevere giustizia in tempi ragionevoli. L’inefficienza del sistema non solo ritarda le risposte, ma alimenta un senso di sfiducia nelle istituzioni. "Questa riforma non serve né a velocizzare i processi, né a tutelare le vittime," ha dichiarato il procuratore.
Il ruolo delle istituzioni
Gratteri ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di interrogarsi sulle responsabilità di chi ha il potere di governare: "Queste domande dovete rivolgerle a chi ha l’onere, l’obbligo e il potere di governare." Con questa riflessione, il procuratore ha posto l'accento sull'importanza di riforme che non si limitino a introdurre cambiamenti, ma che siano realmente efficaci e funzionali per migliorare il sistema giustizia.
Un appello per riforme efficaci
L’intervento di Gratteri richiama l’attenzione su un tema cruciale: la necessità di riforme strutturali che modernizzino il settore, ma che al contempo garantiscano un funzionamento efficiente e giusto. Solo attraverso un approccio concreto e mirato sarà possibile offrire ai cittadini risposte adeguate alle loro richieste di giustizia.