Francesco Toscano
Francesco Toscano

Nel corso di un incontro pubblico a Lamezia Terme, Francesco Toscano ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria per il movimento Democrazia Sovrana e Popolare. Accanto a lui, il leader nazionale del partito, Marco Rizzo. Toscano ha lanciato un messaggio diretto e polemico verso l’attuale scenario politico regionale e nazionale: “Vogliamo ridare dignità alla politica, che oggi appare asservita a comitati d'affari. Non c’è più spazio per il confronto sui temi, solo obbedienza cieca a direttive esterne. È tempo di rompere questa spirale di decadenza camuffata da responsabilità”.

Secondo Toscano, la Calabria vive sotto una narrazione imposta, fatta di compromessi al ribasso e rassegnazione al declino. L’intento dichiarato del suo movimento è quello di scardinare questi automatismi e riportare il dibattito pubblico su binari autentici, dove le decisioni vengano prese nell’interesse dei cittadini e non di centri di potere esterni alla regione.

“Liste pulite e idee chiare per la Calabria”

Durante l’evento, Toscano ha sottolineato con forza la differenza del suo partito rispetto agli schieramenti tradizionali: “Noi non siamo un comitato elettorale travestito da partito. Non abbiamo raccolto candidati solo per fare numero o per sommare pacchetti di voti. La nostra è una proposta politica fondata su una visione di società ben precisa”.

Il candidato ha evidenziato come la costruzione delle liste sia stata improntata alla coerenza e non al clientelismo: “La Calabria non ha bisogno di slogan, ma di un progetto serio per invertire la rotta. Il nostro territorio continua a perdere giovani, che emigrano in cerca di futuro, mentre chi governa si limita a promuovere riforme cosmetiche senza affrontare le cause strutturali della crisi sociale ed economica in atto”.

Attacco frontale a Occhiuto e Tridico: “Due facce dello stesso sistema”

Toscano ha poi lanciato un attacco diretto ai principali sfidanti: il presidente uscente Roberto Occhiuto e il candidato del centrosinistra Pasquale Tridico. Secondo lui, entrambi sarebbero espressione dei medesimi poteri forti: “Occhiuto e Tridico non sono alternativi, sono complementari. Rappresentano due facce dello stesso sistema, garanti di uno status quo che penalizza i cittadini, soprattutto i più deboli”.

Il leader di Democrazia Sovrana e Popolare ha infine puntato il dito contro l’astensionismo crescente: “Non è vero che i calabresi sono indifferenti. Sono delusi, arrabbiati e stanchi di promesse tradite. Il nostro compito è ridare voce a chi oggi si sente escluso, riportare la politica nelle piazze e nei luoghi reali, dove si vive il disagio. Serve una rottura decisa con la vecchia classe dirigente e una nuova speranza per la Calabria”.