La Calabria rilancia la sanità: nuovi ospedali tra speranza e attacchi intimidatori
Un piano da oltre un miliardo di euro per cinque grandi strutture sanitarie

La costruzione dei nuovi ospedali in Calabria rappresenta una svolta strategica per il miglioramento dei servizi sanitari, ma è segnata da tensioni e atti intimidatori. La reazione veemente delle istituzioni, il rafforzamento dei controlli e il coinvolgimento delle forze dell’ordine e sindacati mostrano che lo Stato risponde con fermezza. La sfida è costruire in fretta, ma soprattutto in sicurezza e legalità, per restituire alla comunità strutture moderne e libere da qualsiasi condizionamento.
Un piano infrastrutturale ambizioso
Dopo anni di ritardi, la Regione Calabria ha avviato la costruzione di cinque nuovi ospedali a Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Sibaritide e nella Piana di Gioia Tauro. Il piano, con un investimento complessivo intorno al miliardo di euro, include fondi pubblici, modalità appaltive semplificate e una struttura commissariale diretta per ridurre gli ostacoli burocratici.
Il cantiere della Sibaritide sotto attacco
Il polo ospedaliero della Sibaritide, il cui completamento è atteso entro il 2026, è stato recentemente colpito da almeno due incendi dolosi nei vani ascensore e nei materiali di cantiere. Questi episodi hanno suscitato preoccupazione nelle comunità locali e alimentato dubbi rispetto alla reale volontà di completare l'opera senza interferenze esterne.
Reazione istituzionale e sicurezza garantita
Il presidente Occhiuto ha visitato personalmente il cantiere, definendo gli atti intimidatori come una sfida inaccettabile e ribadendo che “prepotenza e violenza non fermeranno il cambiamento”. La magistratura ha aperto indagini, mentre la Prefettura ha rafforzato la vigilanza con una task force con forze dell’ordine e sindacati. Il ministero dell’Interno ha disposto controlli antimafia a tappeto: appalti e forniture saranno monitorati in ogni fase.
Ripartenza e tutela delle maestranze
Nonostante i danni materiali contenuti e nessun ferito grave, la notizia degli incendi ha avuto forte impatto morale. Le maestranze hanno operato evacuazioni rapide e sicure. I cantieri sono stati dotati di maggiore sorveglianza, turni raddoppiati e procedure anti-incendio aggiornate. Il sindacato ha sollecitato una convoca in Prefettura per elevare il livello di controllo e garantire la sicurezza dei lavoratori.
Prospettive e sfide future
Il cronoprogramma rimane ambizioso. La struttura della Sibaritide è prevista in funzione tra fine 2025 e inizio 2026; quella di Vibo nel 2026, mentre Cosenza, Catanzaro e Gioia Tauro seguiranno per fasi successive. Se i lavori continueranno senza altri incidenti e nel pieno rispetto della legalità, i nuovi ospedali potranno riqualificare l’intera rete sanitaria regionale.