Ecco chi è Mario Oliverio
Dalla Sila Cosentina al vertice della Regione: il percorso di un protagonista della politica meridionale
Mario Oliverio nasce il 4 gennaio 1953 a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Fin da giovane è attivo nei movimenti studenteschi e nelle battaglie per il lavoro e lo sviluppo del territorio silano. A soli 27 anni — nel 1980 — viene eletto consigliere regionale in Calabria per le liste del Partito Comunista Italiano, iniziando così un percorso politico che lo lega profondamente al suo territorio di origine.
Negli anni successivi conferma il suo ruolo nelle istituzioni regionali: nel 1985 risulta il primo degli eletti al Consiglio regionale, e nel 1986 diventa assessore all’agricoltura della giunta calabrese, assumendo responsabilità in un settore chiave per lo sviluppo rurale della regione.
Tra comune, Parlamento e tutela del territorio
Nel 1990 viene eletto sindaco di San Giovanni in Fiore, dimostrando radicamento locale e attenzione alle esigenze della comunità montana che lo ha visto crescere. Dal 1992 al 2006 Oliverio è eletto per quattro legislature consecutive alla Camera dei Deputati. In quegli anni si impegna su temi fondamentali per le aree interne e montane: è promotore della prima legge sulla Montagna e primo firmatario della legge che istituisce il Parco Nazionale della Sila, tutelando ambiente e patrimonio naturale. Inoltre, è artefice di una serie di provvedimenti volti allo sviluppo del Mezzogiorno, con misure a favore delle imprese e dell’imprenditoria locale.
Leadership provinciale e regionale
Dopo l’esperienza in Parlamento, Oliverio continua la sua carriera amministrativa: nel 2004 viene eletto presidente della Provincia di Cosenza, carica che ricopre fino al 2014, confermando il mandato anche nel 2009. In questa veste gestisce l’amministrazione di una delle province più vaste d’Italia, con un’attenzione particolare a infrastrutture, servizi e politiche territoriali.
Nel 2014 vince le primarie del centrosinistra e poi le elezioni regionali, diventando presidente della Regione Calabria. Assume così il ruolo più alto tra le istituzioni regionali, con un ampio mandato che lo vede impegnato nella gestione di politiche complesse per la regione.
Un politico “radicato”, tra impegno ambientale e sfide istituzionali
Il profilo politico di Mario Oliverio è segnato da una forte identità territoriale: originario della montagna calabrese, ha tradotto il suo legame con la zona in leggi concrete per la valorizzazione dell’ambiente, la tutela delle aree interne e il sostegno allo sviluppo rurale. La sua esperienza spazia dalla dimensione locale (come sindaco), a quella provinciale, fino a incarichi nazionali e regionali, rendendolo uno dei volti più noti e longevi della politica calabrese.
Allo stesso tempo, la sua lunga carriera gli ha imposto responsabilità complesse: gestire la modernizzazione di infrastrutture, affrontare le questioni sociali e ambientali, e rappresentare la Calabria in un contesto nazionale spesso difficile.
Eredità e controversie nel dibattito pubblico
La figura di Oliverio — come per molti politici di lunga esperienza — è oggetto di valutazioni contrastanti: da un lato riconoscimenti per l’attenzione alle esigenze del territorio, dall’altro critiche per fragilità della classe politica regionale. Anche recenti vicende giudiziarie, poi concluse con assoluzioni, hanno influenzato il giudizio sulla sua carriera, inserendolo in un dibattito più ampio sul ruolo delle istituzioni in Calabria.
Un percorso politico che racconta la Calabria
Mario Oliverio resta, a tutti gli effetti, un protagonista della storia politico-istituzionale calabrese degli ultimi decenni. Il suo percorso — dalle montagne della Sila al governo regionale — rappresenta una traiettoria significativa: quella di un uomo che ha cercato di tradurre le radici territoriali in politiche concrete per l’ambiente, lo sviluppo e la tutela delle comunità interne. In un contesto complesso come quello calabrese, la sua storia offre uno spaccato delle sfide, delle ambizioni e delle tensioni che hanno attraversato la regione nella recente storia italiana.