Rende, il Laboratorio Civico contro Sandro Principe: “Si prende meriti non suoi, il risanamento è frutto di dieci anni di lavoro”
Il movimento vicino all’ex sindaco Marcello Manna replica alle dichiarazioni del primo cittadino
Non si fa attendere la risposta del Laboratorio Civico, movimento che fa riferimento all’ex sindaco di Rende Marcello Manna, alle recenti dichiarazioni del primo cittadino Sandro Principe sul presunto “risanamento” delle casse comunali.
Con toni decisi, il gruppo rimanda al mittente i meriti rivendicati dal sindaco: “Dopo aver firmato per il nuovo ospedale di Cosenza, il nostro solerte sindaco non vedeva l’ora di compiere un altro prodigio: il risanamento delle casse comunali. Un’impresa fulminea — appena tre mesi d’insediamento — che, a sentir lui, avrebbe riportato equilibrio e prosperità dove per dieci anni altri avevano solo seminato problemi”.
“La Corte dei Conti riconosce il lavoro delle amministrazioni precedenti”
Nel comunicato, il Laboratorio Civico sottolinea come la Corte dei Conti abbia certificato il raggiungimento dell’equilibrio finanziario al termine del piano di riequilibrio pluriennale avviato nel 2013 e gestito, anno dopo anno, dalle amministrazioni precedenti.
“Dieci anni di lavoro, sacrifici e decisioni difficili – si legge nella nota – che oggi qualcuno prova a liquidare con un sorriso e una pacca sulle spalle, come se tutto fosse nato il giorno del suo insediamento”.
“Rende non ha bisogno di passerelle, ma di riconoscere il lavoro fatto”
Il Laboratorio accusa inoltre il sindaco Principe di voler intestarsi risultati che appartengono a una programmazione di lungo corso, come la nuova uscita autostradale, i fondi Pnrr intercettati e il progetto per il nuovo ospedale. “Tutti traguardi – sottolineano – frutto di un lavoro costante di progettazione e di interlocuzioni portate avanti dalla giunta precedente”.
Un affondo diretto arriva sul piano politico: “La modestia non è virtù che tutti praticano. Sarebbe cosa giusta, e anche segno di stile istituzionale, se un sindaco di cotanta esperienza trovasse il tempo di condividere i meriti con chi questi risultati li ha sudati giorno per giorno, invece di distribuire medaglie d’oro per gare corse da altri”.
“Governo non è vanità, ma serietà”
Il comunicato si chiude con una riflessione che suona come un monito: “Governare non è un esercizio di vanità, ma una prova di serietà. Prendersi meriti non propri non è leadership: è solo una forma più raffinata di presa in giro. Ma i cittadini di Rende sanno distinguere”.
Un messaggio che segna un nuovo punto di tensione tra l’attuale amministrazione e il gruppo politico che per un decennio ha guidato la città.