Farmaci contaminati, cittadini in ansia, boom richieste informazioni

L’Agenzia Italiana del Farmaco informa inoltre che nelle ultime ore sui social network si stanno diffondendo notizie false e non precise che riguardano farmaci che nulla hanno a che vedere con quelli in oggetto e invita gli utenti a consultare solo le pagine ufficiali degli enti preposti. Gli elenchi dei lotti dei farmaci contenenti ranitidina interessati dal ritiro e di quelli interessati dal divieto di utilizzo sono disponibili alla pagina: https://www.aifa.gov.it/revisione-ranitidina. Ogni altro elenco difforme da quelli indicati è da considerarsi non attendibile. Invitiamo i cittadini a rivolgersi alla propria farmacia di fiducia dove troveranno una risposta seria, qualificata e attendibile.
La Ranitidina è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco ed è commercializzata in Italia sia come medicinale soggetto a prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione in varie forme. Per i pazienti trattati con i medicinali in questione la terapia può essere sostituita con un trattamento alternativo autorizzato per le stesse indicazioni e concordato con il proprio medico. È necessario sottolineare che non esiste un pericolo imminente di salute per il paziente che abbia già assunto medicinali contenenti ranitidina e la sospensione è e resta solo a scopo cautelativo in attesa di ulteriori indagini.
E da Nord a Sud Italia, i farmacisti sono stati letteralmente presi d'assalto dai cittadini alla ricerca di informazioni. "In questi ultimi giorni si è creato il panico per le false liste che sono circolate su WhatsApp di farmaci contaminati. Noi farmacisti cerchiamo di fare chiarezza ma facciamo fatica perché i pazienti non solo chiedono informazioni, ma non si accontentano della risposta. Siamo al paradosso: ubi internet, minor cessat". Lo spiega all'ANSA Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma a seguito delle fakenews girate online dopo il ritiro e il blocco di alcuni farmaci e dopo l'avvio da parte dell'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) di controlli su tutti i prodotti. "Le farmacie sono state prese d'assalto forse anche più dei medici perché da noi neanche devi prendere appuntamento. E, a farlo, non sono stati solo i cittadini che prendevano i farmaci con Ranitidina ritirati o bloccati, ma più o meno tutti.
Purtroppo, costatiamo che in questo paese si crede più ai social o al web che al farmacista o al medico".