E’ chiamato il serial killer della Riviera dei Cedri, l’unico omicida seriale segnalato in Calabria, Francesco Passalacqua, che negli anni '90 si era macchiato di quattro omicidi. Un nome che ritorna nelle pagine di cronaca, nella mattina del 4 gennaio scorso, a Tolè. Era l’alba quando Passalacqua aggredì un agricoltore di 65 anni mentre era intento a lavorare nel suo terreno. La vittima ha cercato di difendersi venendo colpito alla spalla e all’addome. E' stato proprio quell' impeto di difesa a salvare la vita all’uomo.

Il tentato omicidio fu avvolto per qualche giorno nel mistero da carabinieri e Procura, reso più chiaro grazie ad una collanina strappata dalla vittima nel tentativo di difendersi. Fu proprio quel gioiello ad incastrare Passalacqua, una prova che incrociata con alcune testimonianze dei vicini di casa del contadino, permise l'identificazione dai carabinieri ed il fermo per tentato omicidio, porto abusivo di armi e violazione di domicilio.

Passalacqua aveva già scontato l’ergastolo per i precedenti 4 omicidi. Dopo vent’anni passati in carcere in Calabria, era riuscito ad ottenere la libertà vigilata in una struttura per soggetti fragili nel bolognese, scelta perché tra gli ospiti c’era anche il fratello. Passalacqua, una volta fermato dagli uomini dell’arma, ha subito confessato il tentato omicidio ed è stato successivamente arrestato. La notizia ha velocemente raggiunto Scalea, luogo di ascita del serial killer, lasciando attoniti e stupiti i cittadini, ancora reduci dal trauma di quelle tragiche vicende passate.