Il Comitato No Scippo accusa: “Guccione simbolo di un sistema trasversale che tradisce Cosenza”
Il movimento rilancia la battaglia per il nuovo ospedale nel capoluogo e sfida pubblicamente il consigliere regionale a un confronto davanti alla cittadinanza
Dopo le recenti dichiarazioni di Carlo Guccione, il Comitato No Scippo di Cosenza torna a farsi sentire con parole dure, denunciando quella che definisce “l’evidente alleanza trasversale tra centrodestra, settori del Partito Democratico e parte del cosiddetto campo largo”.
Secondo il Comitato, si tratterebbe di un trasversalismo opaco, costruito su logiche di potere e lontano dai reali bisogni della comunità. “È lo stesso sistema – si legge nella nota – che i cittadini hanno già bocciato con il voto contrario alla proposta della Città Unica. Esistono cosentini che agiscono contro Cosenza, e Guccione è tra questi”.
“Un’operazione condotta nel silenzio”
Il Comitato, che da mesi si batte contro il trasferimento del futuro ospedale da Cosenza a Rende, parla di “inganni tecno-amministrativi” e di “un’operazione condotta nel silenzio e nella confusione normativa”.
Secondo i rappresentanti del movimento, dietro la retorica della pianificazione e delle procedure regolari si nasconderebbe un vero e proprio “scippo ai danni della città”, che rischia di compromettere l’identità, l’autonomia e la prospettiva di sviluppo del capoluogo.
Il nodo dei poteri straordinari
La posizione del Comitato è chiara: “Senza i poteri straordinari concessi al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, tutto questo non sarebbe stato possibile”.
I membri del movimento sottolineano come la questione non si esaurisca nella dimensione giuridica, per la quale si attende il parere della magistratura, ma rappresenti piuttosto una crisi democratica profonda, nata da una concentrazione anomala di poteri nelle mani del governo regionale.
La sfida a Carlo Guccione e la mobilitazione dei cittadini
Nel comunicato, il Comitato No Scippo lancia una sfida pubblica a Carlo Guccione, chiedendo un confronto aperto e trasparente davanti alla cittadinanza e alla stampa.
“Chi ha agito contro Cosenza – affermano i promotori – dovrà rispondere ai cittadini delle proprie scelte e delle proprie alleanze. Noi siamo pronti a discutere nel merito, con dati, documenti e argomenti. Non abbiamo nulla da nascondere”.
“Cosenza non si tocca”
La battaglia del Comitato non è solo amministrativa, ma anche identitaria e politica. “Difendere Cosenza – si legge nella chiusura della nota – significa difendere la dignità, l’autonomia e la democrazia di un’intera comunità”.
Il movimento annuncia che continuerà a vigilare, informare e mobilitare i cittadini fino a quando non sarà ristabilito “il pieno rispetto per la città e per la volontà dei cosentini”.
Il messaggio finale è netto e senza sfumature: “Cosenza non si tocca. Cosenza si difende.”