Un gesto che ha acceso non solo le fiamme, ma anche le preoccupazioni in città: un’automobile è stata incendiata nella notte, lasciata davanti alla porta della palestra Icon, in un probabile messaggio intimidatorio. L’episodio è avvenuto in un clima di tensione che chiama in causa non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche la serenità di chi gestisce attività commerciali sul territorio.

Il fatto

Secondo le prime ricostruzioni, il veicolo è stato parcheggiato nei pressi dell’ingresso della palestra e, in ore notturne, è stato dato alle fiamme. Le fiamme hanno avvolto la carrozzeria, danneggiando seriamente il veicolo e arrestando l’attenzione dei residenti che, spaventati dal boato, hanno allertato i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare il rogo, mentre i Carabinieri hanno avviato i rilievi tecnici e acquisito ogni elemento utile per l’indagine (tracce, impronte, immagini delle telecamere). L’ipotesi prevalente è quella della natura dolosa dell’incendio: un gesto premeditato con finalità intimidatorie verso la dirigenza della palestra o verso chi frequenta la struttura.

Il contesto di Rende: non il primo episodio

Se confermato, non sarebbe un fatto isolato. Negli anni, nell’area urbana di Rende e nei comuni limitrofi, sono già accaduti episodi analoghi: incendiari contro automobili, atti intimidatori contro esercizi commerciali, incendi di ingressi. In più casi, la matrice è rimasta oscura, ma l’effetto è sempre lo stesso: un colpo al senso di sicurezza della comunità.

Questi episodi, anche quando non direttamente legati all’attività economica colpita, contribuiscono a generare un clima di insicurezza e diffidenza. Il fatto che l’auto incendiata fosse proprio davanti alla palestra Icon suggerisce che il messaggio fosse diretto — un avvertimento chiaro da parte di qualcuno che vuole far sentire la propria presenza.