Tragedia a Rende, annega bimba di 8 anni: il dolore del Garante per l’Infanzia
Antonio Marziale: “Una ferita per tutta la Calabria, ora silenzio e vicinanza alla famiglia”

“La morte improvvisa di una bambina di otto anni è un evento che lascia senza parole, impossibile da razionalizzare, impossibile da accettare”. Con queste parole il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, ha commentato il tragico annegamento avvenuto in una piscina di un parco acquatico a Rende. Una vicenda che ha colpito non solo la comunità locale, ma l’intera Calabria.
Una ferita nella coscienza collettiva
Marziale ha sottolineato la difficoltà di elaborare una tragedia così repentina, in cui la vita di una bambina si spezza nel giro di pochi istanti. “Pensare a una piccola che passa dalla gioia del gioco alla morte è una realtà troppo dura. Non possiamo ignorare, inoltre, il trauma vissuto dai suoi coetanei presenti in quel momento: bambini che hanno assistito a una scena indelebile, impossibile da dimenticare”.
Vicini alla famiglia, in attesa di verità
Il Garante ha poi espresso il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno tentato, con ogni mezzo, di salvare la bambina. Ha infine rivolto un messaggio di vicinanza e solidarietà alla famiglia colpita da un dolore incommensurabile, auspicando che la magistratura faccia piena luce sulle dinamiche dell’accaduto. “La giustizia farà il suo corso – ha concluso – ma oggi il tempo è del silenzio, della compassione e della vicinanza”.