Bracconaggio a Vibo Valentia, airone ferito a colpi di fucile
Un magnifico airone cenerino ferito è stato scoperto sulle sponde del fiume Amello, nei pressi di Acquaro
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Il WWF di Vibo Valentia/Vallata dello Stilaro ha recentemente denunciato un episodio inquietante di bracconaggio che evidenzia il contrasto tra chi si impegna a proteggere la fauna selvatica e chi, purtroppo, si diverte a distruggerla. "C’è chi si dedica con passione a salvare gli animali, affrontando enormi sacrifici personali e sostenendo spese di tasca propria, e chi, nella provincia di Vibo, non esita a sparare persino agli aironi", hanno commentato i rappresentanti dell'associazione.
Airone cenerino sulle sponde di Acquaro
L'ultimo ritrovamento risale a ieri, quando un magnifico airone cenerino è stato scoperto sulle sponde del fiume Amello, nei pressi di Acquaro. Questo esemplare rappresenta il centesimo animale selvatico recuperato dal WWF di Vibo Valentia nel corso di quest’anno, un dato che mette in luce l'impegno instancabile dell'organizzazione nella salvaguardia della fauna locale. A lanciare l’allerta sono stati alcuni cittadini della zona, tra cui Valerio Colaci, che ha prontamente contattato il responsabile del settore conservazione del WWF Vibonese, Pino Paolillo.
Grazie alla rapida mobilitazione e all'impegno di Francesco Scarmozzino, l'airone ferito è stato trasferito a un esperto naturalista, il quale ha immediatamente constatato la gravità della situazione: l'animale presentava una frattura esposta dell'ala, segno di un infortunio molto serio. Di fronte a questa emergenza, la decisione è stata presa in tempi brevi: l'airone doveva essere inviato al Centro di Recupero per Animali Selvatici (Cras) di Catanzaro.
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Attacco contro una specie protetta
La collaborazione con il Dirigente Regionale della Guardia Agroforestale, Salvatore Iozzo, ha reso possibile una staffetta efficace per il trasporto dell'animale. Una volta giunto presso la struttura veterinaria del capoluogo, l'airone è stato sottoposto a radiografie, che hanno rivelato la presenza di un pallino da caccia conficcato nel suo corpo. Questo proiettile, risultato di un colpo sparato contro una specie protetta, ha dimostrato la crudeltà di un vero e proprio atto di bracconaggio, un comportamento vile e inaccettabile che non solo mette in pericolo la vita degli animali, ma mina anche l'equilibrio dell'ecosistema locale.
L'impegno di WWF
Il WWF continua a lottare contro tali atti di violenza, impegnandosi a sensibilizzare la popolazione sulla protezione della fauna e sulla necessità di rispettare la biodiversità. Ogni intervento di salvataggio, come quello dell'airone cenerino, è un passo verso la tutela del nostro patrimonio naturale, ma è fondamentale che la comunità si unisca in questa causa, denunciando ogni forma di maltrattamento e bracconaggio. La salvaguardia degli animali selvatici è una responsabilità condivisa, e solo attraverso la collaborazione tra cittadini, associazioni e autorità competenti sarà possibile garantire un futuro migliore per queste splendide creature.