Lutto cittadino a Catanzaro per la morte del piccolo Marco Antonio Pullano
Il bambino, di appena 17 mesi, è tragicamente scomparso nei giorni scorsi a seguito di un incidente avvenuto nel quartiere Janò.

Catanzaro si prepara a vivere una giornata di profondo dolore e raccoglimento. Il sindaco Nicola Fiorita ha infatti proclamato per domani, mercoledì, il lutto cittadino in concomitanza con i funerali del piccolo Marco Antonio Pullano, il bambino di appena 17 mesi tragicamente scomparso nei giorni scorsi a seguito di un incidente avvenuto nel quartiere Janò.
La cerimonia funebre si terrà alle 16.30 nella Basilica dell’Immacolata, cuore religioso e simbolico della città. In occasione delle esequie – si legge in una nota ufficiale diffusa dall’ufficio stampa del Comune – verranno esposte le bandiere a mezz’asta sugli edifici istituzionali. La disposizione resterà in vigore fino al termine della funzione.
Il cordoglio della comunità
L’Amministrazione comunale ha rivolto un invito a cittadini, istituzioni, associazioni culturali e sociali, imprese e titolari di attività commerciali a partecipare al cordoglio collettivo, anche attraverso la sospensione delle attività durante la cerimonia funebre. Saranno garantiti soltanto i servizi pubblici essenziali. Un segno di rispetto che intende rendere testimonianza della vicinanza di un’intera città alla famiglia del piccolo Marco Antonio.
Un dolore che unisce
La tragedia di Janò ha colpito profondamente la comunità catanzarese e l’intera Calabria. In questi giorni non sono mancati messaggi di solidarietà, preghiera e affetto alla famiglia, travolta da un lutto che ha suscitato commozione anche fuori dai confini cittadini. La decisione del sindaco Fiorita di proclamare il lutto cittadino vuole dunque rappresentare un gesto simbolico, un modo per trasformare il dolore individuale in un abbraccio collettivo.
Domani, le campane della Basilica dell’Immacolata scandiranno un momento che rimarrà impresso nella memoria della città, chiamata a stringersi attorno a una giovane vita spezzata troppo presto.