Dj Marcio
Dj Marcio

Le radici cosentine e l’impatto nell’ old school locale

DJ Marcio, al secolo Marcello Marsico, nasce a Cosenza, precisamente nel quartiere popolare di Via Popilia, cuore pulsante della cultura Hip Hop negli anni ’90. Cresciuto con il supporto di DJ Lugi, Marcio dedica la sua vita al djing, diventando rapidamente un punto di riferimento per la scena locale. Il suo sorriso, la sua umiltà e la sua passione ne fanno uno dei pionieri dell’Hip Hop calabrese.

Produzioni musicali e collaborazioni artistiche

Marcello ha lasciato un’impronta indelebile attraverso numerosi mix tape e collaborazioni. Tra le sue opere più celebri:

“Black Train”, con la crew Minamò (DJ Lugi, Kiave, Marcio).

Collaborazione in “Ca’ Pù”, l’album solista di DJ Lugi, con scratch firmati Marcio.

Diversi mix tape e cassette underground, ancora oggi oggetto di culto tra gli appassionati della scena calabrese.

La sua capacità di scoprire e promuovere talenti, come la prima incisione di Kiave, testimonia il suo ruolo essenziale come mentore e facilitatore di nuove generazioni.

Il Memorial in Via Popilia: la comunità Hip Hop non lo dimentica

Per molti anni, nel mese di luglio, la comunità Hip Hop cosentina si è riunita nel quartiere di Via Popilia, luogo d'infanzia e crescita artistica di Marcello, per celebrarne la memoria attraverso il Memorial DJ Marcio. Questo appuntamento è stato una grande festa culturale, in cui si sono esibiti rappers, DJs, breakers e writers provenienti da tutta Italia. Sebbene negli ultimi anni l’evento non venga più organizzato regolarmente, il ricordo di quelle giornate rimane vivo nella memoria di quanti hanno partecipato, consolidando ulteriormente il legame tra Dj Marcio e la sua città.
 

Marcello Marsico a.k.a. Dj Marcio

 

I ricordi sui social network

Sui social si rintracciano gruppi dedicati a Marcello e tanti sono i messaggi da parte di amici ed artisti, oramai professionisti affermati della scena musicale, tutti carichi di amore e stima. Tra gli altri:

DJ Lugi:
«Ciao Marcio, continui a far ballare il Paradiso. Manchi qui come il primo giorno, ma il tuo sorriso vive in ognuno di noi.»

DJ Kerò:
«Ogni volta che metto mano ai piatti penso a tutto ciò che mi hai insegnato. Il tuo ricordo brilla ad ogni scratch. R.I.P. fratello.»

Kiave:
“Grazie a te ho registrato la mia prima strofa e da lì l’Hip Hop mi ha cambiato per sempre la vita. Il tuo lascito vive nelle mie barre, grazie ancora Marcello”

Macro Marco:
«Hai trasformato ogni serata in una festa di amore e musica. Ci hai insegnato la passione vera: non ti dimenticheremo mai, DJ Marcio.»

Amaele Serino:
«Il tuo beat era la nostra energia: grazie per ogni vibrazione, Marcello.»

Questi tributi dei pionieri dell’Hip Hop calabrese, sottolineano quanto Marcio abbia rappresentato l’energia vitale di un’intera comunità musicale.

 

Perché DJ Marcio vive ancora

Il ricordo di Marcello “DJ Marcio” Marsico, quindi, non è solo una commemorazione annuale, ma il segno di una cultura viva e che continua a crescere, anche grazie al suo ricordo.

Ogni luglio, in Calabria, tra i (pochi) giradischi, nei graffiti e nei microfoni, rivive la sua voce, il suo sorriso, la sua passione. DJ Marcio insegna ancora oggi cosa significhi davvero far parte di una famiglia Hip Hop: condividere un beat e delle barre, ma anche la vita e la dignità, ovunque e comunque.

"era una mano che emergeva dal terreno, cinque dita, ogni vita definita suicida unita in sta' sfida” (cit. Kiave)