La ‘ndrangheta nelle Marche: radici, arresti e infiltrazioni tra droga e appalti
Operazioni antimafia rivelano legami consolidati sul territorio, con arresti recenti e strategie per infiltrarsi nei finanziamenti pubblici

Secondo la Direzione Investigativa Antimafia, le Marche sono interessate da propaggini della ‘ndrangheta presenti in diverse province – Pesaro, Macerata, Fermo, Ancona – attive nell’economia regionale e nell’infiltrazione del settore produttivo locale, tra cui agroalimentare, edilizia e turismo. Lungo la costa e nell’entroterra emergono clan calabresi storici, tra cui i Farao-Marincola e i Pesce, presenti in zona da decenni.
Operazioni recenti: blitz e arresti
All’inizio dell’estate 2025 è scattata l’operazione “Grandsons 2”: la Polizia di Stato di Ascoli Piceno e il Sisco di Ancona hanno eseguito 14 misure cautelari (12 in carcere, 2 ai domiciliari) nei confronti di un gruppo attivo nel traffico di droga, con capo collegato in passato alla ‘ndrangheta. Il gruppo era armato, con armi leggere e addirittura una bomba a mano.
Infiltrazioni economiche e riciclo di fondi pubblici
Le indagini della Dia hanno confermato come la ‘ndrangheta sfrutti bandi post-sisma e fondi Pnrr per infiltrarsi nella pubblica amministrazione, riciclando fondi attraverso imprese del territorio marchigiano. Diverse operazioni hanno evidenziato collegamenti con società controllate da clan calabresi.
Droghe e logiche di tipo mafioso
Nel Fermano e nel Maceratese, la presenza criminale ha adottato strutture tipiche della ‘ndrangheta: traffici ingenti di cocaina e hashish, gestiti da corrieri, con oltre 700 kg di stupefacenti sequestrati in un anno e un giro d'affari stimato in circa 35 milioni di euro. Le dinamiche violente, con minacce e armi, richiamano modalità tipiche mafiose.
Strategie di controllo e riciclaggio
Nonostante la mancanza di “locali” autonomi – ovvero strutture verticali come quelle calabresi – nelle Marche operano strutture “flessibili” e ramificate che sostengono il traffico, il riciclaggio e il condizionamento degli appalti . I controlli mirati da parte delle forze dell’ordine evidenziano l’operatività radicata di questi gruppi, capaci di sfruttare ambiti legali per i loro fini.
Il contributo delle recenti indagini
L’operazione “Grandsons 2” e le attività della Dia costituiscono un fronte efficace per contrastare le mafie in regione. I sequestri, gli arresti e il monitoraggio economico segnano passi avanti nel contrasto alla criminalità organizzata che, attraverso le Marche, tenta di consolidare affari e riciclare risorse illecite.
Sfide future
Il quadro marchigiano conferma l’espansione della ‘ndrangheta oltre i confini calabresi, coinvolgendo economia, appalti e territorio. Le sfide restano la prevenzione, il contrasto alle infiltrazioni economiche e il controllo sui finanziamenti pubblici, soprattutto in vista delle risorse legate al Pnrr.