Estate 2025, boom di influenze e bronchiti: il clima instabile favorisce i virus
Un’estate segnata da sbalzi di temperatura e maltempo ha alimentato la diffusione di sindromi respiratorie, con sintomi tipici dei mesi invernali che hanno sorpreso medici e cittadini

L’estate 2025 non è stata solo segnata da caldo e temporali improvvisi, ma anche da un’anomala persistenza di sindromi respiratorie. Influenze, bronchiti e stati febbrili hanno continuato a circolare con numeri insolitamente alti, confermando un trend che ha sorpreso medici e cittadini.
Non solo influenza: il mosaico dei virus in circolazione
Ad alimentare la diffusione non è stato solo il classico virus influenzale, ma un vero e proprio insieme di agenti respiratori: rhinovirus, adenovirus e virus parainfluenzali hanno contribuito a prolungare tosse, febbre e mal di gola anche nei mesi estivi. Molti pazienti hanno riportato sintomi tipici dei mesi invernali, come bronchiti e laringiti, in un periodo che tradizionalmente segna la fine delle epidemie stagionali.
Clima instabile e conseguenze per la salute
Il clima “ballerino” di quest’estate, con sbalzi di temperatura repentini, umidità elevata e ondate di maltempo alternate a giornate afose, ha creato un ambiente favorevole alla circolazione dei virus. Secondo gli esperti, questi fattori, sommati alla particolare intensità della stagione influenzale appena conclusa, spiegano perché i sintomi non hanno conosciuto tregua. Una tendenza che potrebbe portare a ripensare anche le campagne di prevenzione e a considerare i virus respiratori come una presenza sempre meno stagionale e sempre più costante.