Stop al gemellaggio Riace-Gaza: il Governo nega il nulla osta
Il ministro Calderoli blocca l'iniziativa di Mimmo Lucano citando rischi per la politica estera e legami tra le amministrazioni locali e Hamas
Il Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie ha ufficialmente espresso parere negativo in merito alla proposta di gemellaggio tra il Comune di Riace e la città di Gaza. La decisione è stata comunicata dal ministro Roberto Calderoli attraverso una lettera indirizzata al sindaco di Riace e parlamentare europeo, Mimmo Lucano, il quale aveva formalizzato lo schema di cooperazione lo scorso novembre.
Le motivazioni del Governo: "Pregiudizio alla politica estera"
Secondo quanto riportato nella missiva di Calderoli, che recepisce l'istruttoria del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), l'accordo non può essere autorizzato per ragioni di sicurezza e coerenza diplomatica. Il nodo centrale riguarda il presunto legame tra le autorità municipali di Gaza e l'organizzazione Hamas, inserita nell'elenco delle organizzazioni terroristiche sottoposte a sanzioni dall'Unione Europea.
Nella lettera si legge che il gemellaggio sarebbe "suscettibile di arrecare un grave pregiudizio alla politica estera italiana". La posizione della Farnesina è netta: l'Italia sostiene la necessità di escludere Hamas da qualsiasi scenario politico o di sicurezza futuro nella Striscia. Di conseguenza, mancano le condizioni necessarie per il rilascio dell'assenso ministeriale.
La replica di Mimmo Lucano: "Un atto di fraternità umana"
Non si è fatta attendere la risposta di Mimmo Lucano, che si è detto "esterrefatto" per la ricezione della lettera proprio alla vigilia delle festività natalizie del 2025. Il sindaco di Riace ha difeso con forza il valore simbolico dell'iniziativa, definendola un atto di vicinanza verso un popolo martoriato dal conflitto.
"Volevamo trasformare il dolore in speranza", ha dichiarato Lucano, criticando aspramente il Governo Meloni per aver accusato il sindaco di Gaza City, Yahya Sarraj, di legami terroristici senza fornire, a suo dire, spiegazioni di merito. Per Lucano, la scelta di negare il gemellaggio rappresenta un tentativo di ignorare la tragedia umanitaria in corso nella Striscia.
Tensioni istituzionali tra Roma e la Calabria
Il caso solleva un tema di competenza istituzionale: il confine tra l'autonomia dei Comuni nelle attività di cooperazione internazionale e le prerogative dello Stato in materia di politica estera. Se da un lato il Governo rivendica la necessità di una linea unitaria contro Hamas, dall'altro l'amministrazione di Riace rivendica il diritto di manifestare solidarietà attraverso canali civili.
Mentre il ministro Calderoli chiude formalmente la pratica citando "motivi ostativi rilevanti", Lucano rilancia la sua sfida politica, accusando il ministro Tajani e l'intero esecutivo di disinteressarsi dei percorsi di pace reali, preferendo invece "mettere nel mirino" le iniziative di solidarietà dei piccoli comuni.