Cresce l’attesa in Calabria per la presentazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni regionali del 5 e 6 ottobre. Un appuntamento che, secondo Libera Calabria, rappresenta un banco di prova cruciale per una regione segnata dal primato nazionale degli scioglimenti di enti locali per infiltrazioni mafiose.

In una nota, il coordinamento regionale dell’associazione sottolinea come la politica, troppo spesso, non sia stata all’altezza delle sfide poste dal contesto calabrese: «Non bastano più slogan da campagna elettorale come “la mafia fa schifo” o le targhe fuori dai municipi. Serve un cambio di passo forte e senza compromessi».

Richiamando le parole di Paolo Borsellino, Libera invita i partiti a fare “pulizia” al proprio interno, non solo allontanando indagati e condannati, ma anche chi è “chiacchierato” per vicinanze o atteggiamenti che, pur non configurando reati, minano la credibilità politica. «Bisogna non soltanto essere onesti, ma apparire onesti», ribadisce l’associazione, denunciando il rischio di condizionamenti mafiosi e corruttivi se la politica resta debole o mira a vincere a tutti i costi.

Un appello viene rivolto anche ai cittadini: «Il voto non è solo un atto di democrazia, ma di responsabilità. In Calabria vota appena il 44% degli aventi diritto: partecipare significa diventare artefici del cambiamento».