Nasce “Carletto”, l’amaro delle Valli Cupe che celebra natura, scienza e tradizione
Dedicato a Carmine Lupia, etnobotanico e anima delle Valli Cupe, il nuovo liquore artigianale racchiude 16 botaniche spontanee del territorio calabrese

Si chiama Carletto ed è molto più di un semplice amaro: è un tributo a Carmine Lupia, agronomo, etnobotanico, docente universitario e pioniere nella scoperta e valorizzazione delle Valli Cupe, autentico gioiello naturalistico incastonato tra le pendici della Sila catanzarese. Il nome dell’amaro non è casuale: “Carletto” è infatti il vezzeggiativo affettuoso con cui Lupia è da sempre conosciuto a Sersale, il suo paese natale.
Dalla sfida tra amici a un prodotto unico
Nato quasi per gioco tra un gruppo di amici, l’amaro Carletto ha preso forma dalla fusione di passione, scienza, tradizione contadina e sapienza artigiana. La sua formula racchiude 16 botaniche autoctone delle Valli Cupe, tra cui achillea, alloro, rosmarino, liquirizia, origano meridionale, rabarbaro, carciofo selvatico, foglie di ulivo, genziana, diverse varietà di timo e altre piante spontanee dell’area. Il risultato è un liquore dal gusto deciso, autentico, “amaro amaro”, con note balsamiche, legnose e un retrogusto persistente e armonico.
Una bottiglia di territorio e memoria
Il Carletto è frutto della determinazione e della creatività di un gruppo di giovani professionisti calabresi: Carmine Scorza, Giuseppe Sirianni, Antonio Bianco e Pasquale Riccio, attivi tra Sersale, Zagarise e Cropani Marina. Lupia, con la sua lunga esperienza da etnobotanico – maturata nei Conservatori etnobotanici di Castelluccio e Sersale – ha offerto il proprio contributo scientifico e culturale alla realizzazione del prodotto.
Le Valli Cupe, già definite dal naturalista belga John Bouquet come “il segreto meglio custodito d’Europa”, rappresentano un contesto unico fatto di cascate, gole, alberi secolari e rarità botaniche, ora raccontato anche attraverso il sapore di questo amaro.
Un prodotto che racconta il territorio
La presentazione ufficiale dell’amaro Carletto è avvenuta nel corso di una serata speciale, riservata alla stampa, arricchita da piatti a base di pesce fresco dello chef Antonio Falbo. Con un design elegante e ricercato, la bottiglia vuole essere ambasciatrice di un’identità forte e orgogliosa: quella di un territorio che ha saputo coniugare memoria e modernità, natura e gusto, scienza e artigianato.
Carletto si propone così non solo come prodotto d’eccellenza, ma anche come simbolo di una Calabria che sa valorizzare il proprio patrimonio umano e ambientale, trasformandolo in un’esperienza da assaporare.