La Guardia di Finanza di Firenze e Reggio Calabria, insieme allo S.C.I.C.O. e con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, ha eseguito un provvedimento di confisca di secondo grado nei confronti di un narcotrafficante e usuraio calabrese ritenuto contiguo alla cosca della ’Ndrangheta dei Bellocco di Rosarno.

Il patrimonio

Il patrimonio, stimato in circa 200mila euro, comprende una barca da pesca di 16 metri, tre autoveicoli, un fabbricato e una società, oltre a disponibilità finanziarie. La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha anche disposto la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per quattro anni nel comune di residenza.

La figura criminale dell’uomo, già emersa nelle inchieste “Magma”, “Erba di Grace” e “Buenaventura”, lo ha visto condannato per traffico internazionale di droga e per estorsione aggravata dal metodo mafioso: in quest’ultimo caso aveva imposto a un imprenditore toscano del settore tessile tassi usurari fino al 66% annuo.

Le indagini

Il Tribunale di Reggio Calabria aveva disposto una prima confisca nel 2024, poi confermata in appello. La decisione arriva dopo indagini economico-patrimoniali dei G.I.C.O. che hanno dimostrato la sproporzione tra i beni posseduti e le capacità reddituali dichiarate.

La Dda di Reggio Calabria e quella di Firenze sottolineano che l’operazione conferma l’impegno costante nel colpire i patrimoni illeciti delle cosche, per restituire legalità al mercato e tutelare la sana imprenditoria contro l’infiltrazione criminale.