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Isabel Desiré Porco, studentessa di 16 anni di Lattarico, è deceduta lo scorso settembre al Policlinico Gemelli di Roma dopo essere stata ricoverata in condizioni gravissime. La ragazza aveva accusato un malore mentre era a scuola, lamentando la perdita di sensibilità a braccio e gamba destra. Secondo quanto denunciato dai familiari, l’ambulanza del 118 sarebbe arrivata dopo circa 50 minuti, senza medico e infermiere a bordo. Trasportata inizialmente all’ospedale “Annunziata” di Cosenza con emorragia cerebrale in corso, Isabel è stata poi trasferita d’urgenza a Roma, dove purtroppo è morta.

L’inchiesta della Procura di Cosenza


La Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, affidata al pubblico ministero Rossella Torrusio e delegata ai carabinieri locali. Gli accertamenti mirano a chiarire tempi e modalità del soccorso, la gestione del primo intervento sanitario e il rispetto dei protocolli previsti. La famiglia della ragazza ha sin dall’inizio denunciato ritardi e presunti errori nei soccorsi, sottolineando l’importanza della tempestività nella diagnosi e nell’assistenza.

Il dolore e la richiesta di verità della famiglia


I familiari, in particolare il padre Maurizio Porco, hanno condiviso il loro dolore sui social, chiedendo chiarezza su quanto accaduto e sottolineando le lacune nel primo soccorso e nel triage. Il caso ha mobilitato anche la comunità locale: lo scorso 16 ottobre si è svolta una marcia silenziosa in memoria di Isabel, a cui hanno partecipato amici, compagni, insegnanti e cittadini. Gli striscioni e le fiaccole hanno ricordato la giovane come “una stella tra le stelle”, trasformando il dolore in un appello per migliorare la rete di emergenza e prevenire simili tragedie.