MuSaBa di Mammola, il parco-museo che ha trasformato rovine e utopia in arte
Nato dalla visione di Nik Spatari e Hiske Maas nel cuore dell’Aspromonte, MuSaBa fa convivere antichi ruderi, architetture sperimentali e arte contemporanea

MuSaBa rappresenta una fusione forte tra memoria locale, utopia artistica e innovazione culturale. Grazie all’estro di Spatari e Maas, un luogo dimenticato si è trasformato in un laboratorio d’arte permanente e un simbolo di rigenerazione culturale in Calabria. In questo parco-museo la storia, l’arte e la comunità dialogano con coraggio e poesia.
Un luogo di rinascita tra rovine basiliane
Sorto all’interno del monastero del X secolo dedicato a Santa Barbara, abbandonato e in rovina, MuSaBa – Parco Museo Laboratorio – è stato creato nel 1969 (iniziato nel 1969, inaugurazioni nel 1971) da Nik Spatari e Hiske Maas. Hanno recuperato l’area sfruttando lo spirito del luogo, introducendo installazioni, architetture contemporanee e percorsi artistico-laboratoriali immersi in una natura mediterranea rigogliosa.
Nik Spatari e la crescita di un progetto visionario
Nik Spatari, pittore, scultore e architetto autodidatta (1929–2020), dopo esperienze a Parigi e Milano tornò in Calabria con Hiske Maas. Il suo obiettivo: fondere arte e territorio. Ha restaurato muri storici e costruito strutture funzionali come la Foresteria, la Rosa dei Venti e la ex stazione, tutte ispirate a forme geometriche e contemporanee.
“Il Sogno di Giacobbe”: cuore della chiesa ricostruita
All’interno della chiesetta sconsacrata, Spatari ha realizzato l’incredibile affresco tridimensionale su legno intagliato “Il Sogno di Giacobbe”, di 14×6 metri. Le silhouette sospese raccontano il racconto biblico adottando fonti classiche, anatomia accurata e una tavolozza vibrante, trasformando lo spazio in un’esperienza immersiva.
Un museo vivo, laboratorio per artisti e comunità
MuSaBa non è solo un museo passivo: ospita laboratori artistici, residenze per studenti e artisti internazionali, installazioni collettive e workshop didattici. La Foresteria accoglie creativi ospiti, mentre le opere e i mosaici nascono spesso da progetti condivisi tra Spatari, Maas e i partecipanti.
Un’esperienza immersiva tra arte e paesaggio
Camminando tra pini, ulivi e mosaici, i visitatori si confrontano con un’arte intrecciata alla storia del sito e alle geometrie dell’Aspromonte. Le forme audaci della Rosa dei Venti, il “Camaleonte”, le sculture all’aperto e le pitture architettoniche creano un dialogo costante tra antico e contemporaneo.