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Il 20 agosto scorso, nel centro storico di Gioiosa Ionica, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Kumar Pankaj, 37 anni, cittadino indiano, avvolto in un lenzuolo e in avanzato stato di decomposizione. Il macabro ritrovamento, avvenuto nei pressi della chiesa di San Rocco, ha dato avvio a un’indagine complessa coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, volta a ricostruire le circostanze del delitto e individuare i responsabili.

Due indagati e nuove prove scientifiche

Secondo quanto emerso, due connazionali della vittima risultano attualmente indagati. Il primo, S.I., è detenuto con l’accusa di omicidio, mentre il secondo, K.A., è sospettato di favoreggiamento. Gli investigatori del Ris di Messina hanno avviato accertamenti scientifici sui residui di sangue e altri reperti biologici trovati nell’abitazione del principale sospettato, prelevando campioni e mozziconi di sigaretta che potrebbero fornire riscontri decisivi.

Difese e sviluppi dell’inchiesta

La famiglia di Kumar Pankaj è rappresentata dall’avvocata Chiara Penna, mentre S.I. è difeso dall’avvocata Angela Giampaolo e K.A. dall’avvocato Giorgio Raffaele Loccisano. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma non si escludono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni. L’obiettivo è chiarire il movente e accertare con precisione il ruolo dei due indagati in un caso che ha scosso profondamente la comunità di Gioiosa Ionica.