Francesco Barbaro detto “Ciccio ‘u Castanu”
Francesco Barbaro detto “Ciccio ‘u Castanu”

Dall'operazione Millennium che ha dato un colpo alle cosche e anche alla politica emerge che la potente cosca Alvaro avesse legami strettissimi con la cosca Barbaro Castani.

Origini e struttura della cosca

La cosca Barbaro, originaria di Platì, nel cuore dell'Aspromonte, rappresenta una delle più antiche e influenti 'ndrine della 'Ndrangheta. Fondata alla fine del XIX secolo da Francesco Barbaro (classe 1873), la famiglia si è articolata in diversi rami, tra cui i "Castani", i "Nigri" e i "Pillari", derivanti dai soprannomi dei capibastone. Queste diramazioni hanno consolidato legami attraverso matrimoni strategici, creando una rete estesa che include famiglie come i Papalia, i Sergi e i Trimboli.

Francesco Barbaro "u Castanu": il re dei sequestri

Figura centrale della cosca è stato Francesco Barbaro, noto come "u Castanu", nato nel 1927 e deceduto nel 2018. Negli anni '80, è stato soprannominato il "re dei sequestri" per la sua responsabilità in numerosi rapimenti a scopo estorsivo. I proventi di queste attività venivano reinvestiti nel traffico di droga e nel settore edilizio, soprattutto nel Nord Italia . Arrestato nel 1989, è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio del brigadiere Antonino Marino, avvenuto nel 1990 a Bovalino.

Espansione al Nord e all'estero

A partire dagli anni '70, la cosca ha esteso la sua influenza oltre i confini calabresi, stabilendosi in Lombardia, in particolare a Buccinasco e Corsico, e successivamente in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Trentino-Alto Adige e Liguria . All'estero, ha consolidato la sua presenza in Australia, soprattutto a Griffith e Sydney, dove ha avviato attività legate alla coltivazione e al traffico di marijuana.

La radicazione

La storia della cosca Barbaro "Castani" evidenzia la capacità della 'Ndrangheta di radicarsi profondamente nel territorio calabrese e, al contempo, di espandersi a livello nazionale e internazionale. Le recenti operazioni delle forze dell'ordine rappresentano passi significativi nella lotta contro questa organizzazione criminale, ma la sua struttura familiare e la rete di alleanze rendono la sua eradicazione una sfida complessa