Il segretario Cisl Calabria Giuseppe Lavia
Il segretario Cisl Calabria Giuseppe Lavia

Partecipazione e dialogo: queste le basi su cui la Cisl Calabria propone di costruire un vero e proprio Patto per la Calabria, un’alleanza tra istituzioni, mondo del lavoro e imprese per superare i divari storici e rigenerare i territori. Al centro, la priorità del lavoro dignitoso e sicuro, con l’obiettivo di alzare il tasso di occupazione al 45%, ridurre i divari giovanili e femminili e abbattere il numero dei Neet.

Politiche attive e gestione delle risorse

“Serve un grande piano per le politiche attive del lavoro – spiega il segretario regionale Giuseppe Lavia – attuando il Piano Padel e prevedendo sostegni alle imprese che trasformano rapporti di lavoro da part-time a full-time, contrastando il precariato e i salari bassi”. Per Lavia, è necessaria anche una programmazione efficiente delle risorse comunitarie, concentrata sulle priorità: reti idriche moderne, ciclo integrato delle acque e un sistema irriguo e di depurazione capace di trasformare la Calabria in una “unica grande bandiera blu”.

Infrastrutture, formazione e legalità

Con oltre 20 miliardi di investimenti in arrivo tra PNRR, edilizia sanitaria, Ss 106 e Ponte sullo Stretto, la sfida è formare le competenze necessarie: “Servono più saldatori e gruisti, meno addetti di segreteria”. Lavia ha ribadito inoltre l’urgenza di garantire legalità e contrasto alle infiltrazioni mafiose, condizioni essenziali per ogni processo di sviluppo.

Sicurezza sul lavoro e stabilizzazioni

La Cisl chiede azioni concrete per fermare le morti sul lavoro: una piattaforma digitale per certificare la qualità della formazione e il rafforzamento del Comitato regionale sulla sicurezza. Centrale anche il superamento dei bacini di precariato, dai tirocinanti di inclusione sociale fino agli ex lavoratori storici, con un incremento dei fondi statali per la stabilizzazione.

Attrazione investimenti e settori strategici

“No all’ideologia del no, sì agli investimenti produttivi, energetici e infrastrutturali”, ha ribadito Lavia, invocando la riqualificazione delle aree industriali e un uso più efficace della Zes unica. Tra i punti di forza da valorizzare: il porto di Gioia Tauro, da ampliare con retroporto, rigassificatore e piastra del freddo; il settore agroalimentare da far evolvere verso l’agro-industria; i distretti produttivi locali e la forestazione con ricambio generazionale.

Università e innovazione

Al centro della visione Cisl c’è anche il sistema universitario calabrese, chiamato a rafforzare la sua “terza missione”: trasferimento tecnologico, nascita di start-up e costruzione di ecosistemi locali dell’innovazione. “La grande sfida – conclude Lavia – è un’università che si apra ai territori e diventi motore di crescita sociale ed economica”.