Catanzaro, l’Università Magna Graecia inaugura il primo spazio di culto islamico in Italia
L’iniziativa ha visto la collaborazione di più figure dell’ateneo, tra cui l’ingegnere Rosario Punturiero e Roberta Meloni, che si è spesa personalmente per la realizzazione del progetto

L’Università Magna Graecia di Catanzaro sarà il primo ateneo in Italia a ospitare un’area di culto dedicata ai fedeli musulmani. Lo spazio, realizzato all’interno dell’Edificio delle Bioscienze (Livello 0 del Corpo D del Preclinico), nasce da una convenzione stipulata tra l’Umg e l’Associazione musulmana di Catanzaro Dar Assalam Odv, realtà di volontariato iscritta al Registro Nazionale del Terzo Settore.
Preghiera e inclusione nella comunità universitaria
Grazie all’accordo, l’Imam potrà guidare le due grandi preghiere collettive legate alle festività islamiche – la fine del Ramadan e la festa del Sacrificio – oltre al sermone del venerdì e alle cinque preghiere quotidiane. “La nostra comunità – ha dichiarato il rettore Giovanni Cuda – ospita tante persone di religione islamica e questo spazio sarà per loro un punto di riferimento. È un segnale concreto di inclusione che rafforza il dialogo interreligioso e l’attenzione dell’ateneo verso gli studenti e la popolazione universitaria”.
La gratitudine della comunità musulmana
L’associazione Dar Assalam Odv, guidata da Antonio Carioti, ha espresso riconoscenza al rettore per un’iniziativa definita “di grande umanità e sensibilità”. Carioti, che in passato aveva frequentato la clinica universitaria da paziente, ha ricordato quanto fosse importante avere accesso a un luogo di preghiera, sottolineando ora la possibilità di farlo secondo il proprio credo. “È un segno di crescita e inclusione – ha spiegato – che ci rende orgogliosi come musulmani e come catanzaresi”.
Un progetto innovativo a livello nazionale
L’Umg diventa così la prima università italiana a dotarsi di uno spazio ufficiale per il culto musulmano e la quarta a prevedere luoghi destinati a confessioni diverse da quella cristiana. L’iniziativa ha visto la collaborazione di più figure dell’ateneo, tra cui l’ingegnere Rosario Punturiero e Roberta Meloni, che si è spesa personalmente per la realizzazione del progetto. Per studenti, professionisti e degenti dell’AOU “Renato Dulbecco”, si tratta di un passo importante verso un’università sempre più inclusiva e aperta al mondo.