Una vicenda di violenza e paura si è trasformata, nelle ultime ore, in un atto di coraggio. Una giovane di Crotone, dopo mesi di vessazioni, ha trovato la forza di denunciare il fidanzato, ponendo fine a una spirale di minacce e persecuzioni. La denuncia, presentata nella giornata di ieri presso la stazione dei Carabinieri di Crotone, ha aperto la strada a un’immediata indagine sotto la guida della Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Domenico Guarascio.

Otto mesi di violenze e minacce

Secondo quanto emerso dal racconto della vittima, i comportamenti persecutori sarebbero iniziati circa otto mesi fa, a inizio anno, con litigi violenti e atteggiamenti denigratori, fino a degenerare, nel mese di luglio, in minacce sempre più gravi. Messaggi continui e offensivi, appostamenti e pressioni psicologiche hanno scandito il quotidiano della giovane, costretta a vivere in un clima di terrore.

L’attivazione del “Codice Rosso”

Alla denuncia è seguita immediatamente la procedura prevista dal “Codice Rosso”, che garantisce priorità assoluta ai casi di violenza di genere e stalking. Le indagini hanno permesso di ricostruire dettagliatamente il quadro persecutorio messo in atto dall’uomo, il quale non si è fermato neppure di fronte al passo coraggioso della vittima. Mentre la giovane formalizzava la denuncia, sul suo telefono continuavano ad arrivare messaggi minacciosi, prova evidente della pericolosità del comportamento.

Arresto e misure cautelari

La gravità di quest’ultimo episodio ha convinto i militari dell’Arma a intervenire con tempestività. Il trentaseienne è stato arrestato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sottoposto all’applicazione del braccialetto elettronico. Un provvedimento necessario a tutelare la giovane crotonese, che ha finalmente spezzato il silenzio e denunciato un incubo durato troppo a lungo.