Mario Molinari ed Ilaria mirabelli
Ilaria Mirabelli, Mario Molinari

La perizia sull’auto

Gli investigatori ordinarono una perizia tecnica approfondita sulla Volkswagen Up di Molinari, nella speranza di chiarire le dinamiche dell’incidente. Uno degli aspetti che emerse dalla perizia fu che gli airbag del veicolo non si erano attivati, nonostante l’auto fosse stata trovata ribaltata. Questo fatto destò non pochi sospetti: in un incidente con ribaltamento, gli airbag dovrebbero attivarsi per proteggere gli occupanti del veicolo. Il loro mancato funzionamento fece sorgere dubbi sulla reale dinamica dell’incidente, suggerendo che l’auto non avesse subito un impatto tale da giustificarne l'attivazione.

Un altro elemento chiave fu l’assenza di segni evidenti di frenata sulla strada. Se Ilaria fosse stata alla guida e avesse perso il controllo del veicolo, ci si sarebbe aspettato di trovare tracce di frenate brusche o segni di una manovra improvvisa. Ma tali segni non furono rilevati, il che portò gli investigatori a considerare la possibilità che l’auto fosse stata manomessa o che l’incidente fosse stato in qualche modo simulato dopo la morte di Ilaria.

Il corpo di Ilaria

Anche il corpo di Ilaria presentava delle incongruenze rispetto a quella che sarebbe stata una dinamica tipica di un incidente automobilistico. Sebbene fossero presenti delle ferite, queste non erano compatibili con i traumi che ci si aspetterebbe in un ribaltamento violento. L’autopsia rivelò che Ilaria poteva essere deceduta prima dell’incidente, suggerendo che la sua morte fosse avvenuta in circostanze diverse da quelle inizialmente ipotizzate.

L'assenza di segni evidenti di lotta o di ferite gravi sollevò ulteriori sospetti. Gli investigatori cominciarono a considerare l’ipotesi di un omicidio, con il presunto incidente utilizzato per mascherare il crimine. L’idea che Ilaria fosse stata uccisa e che il suo corpo fosse stato poi posto in una scena di un incidente fittizio iniziò a prendere piede.

Mario Molinari: l’indagato per omicidio

A distanza di settimane dall’inizio delle indagini, emerse un sospettato: Mario Molinari, un uomo che conosceva Ilaria. Molinari divenne l’oggetto di indagine delle forze dell'ordine, con l'accusa di omicidio. I dettagli della sua relazione con Ilaria non furono immediatamente resi noti, ma sembra che i due avessero avuto rapporti stretti in passato. La sua posizione cominciò a essere considerata sospetta a causa di alcune incongruenze nei suoi movimenti e nelle dichiarazioni fornite agli inquirenti.

Molinari mario

Il profilo di Mario Molinari

Mario Molinari era un uomo conosciuto nella comunità di Cosenza e nelle zone limitrofe. Descritto come una persona riservata ma benvoluta, non sembrava avere un passato criminale o particolari conflitti che lo rendessero immediatamente sospettabile di un crimine così efferato. Tuttavia, durante le indagini, emersero delle informazioni che portarono gli investigatori a concentrarsi su di lui.

Secondo alcune fonti, Molinari e Ilaria avrebbero avuto una relazione sentimentale in passato, ma la loro storia era finita da tempo. Nonostante la rottura, sembra che Molinari non avesse mai del tutto accettato la fine del rapporto, e vi erano indicazioni che potesse aver tentato di riallacciare i rapporti con Ilaria in diverse occasioni, senza successo. Questa dinamica personale fece sorgere l’ipotesi che il movente dell’omicidio potesse essere legato a un rifiuto o a una gelosia non risolta.

Le prove contro Molinari

Gli inquirenti iniziarono a raccogliere prove che collegavano Molinari alla morte di Ilaria. Tra queste, vi furono testimonianze di persone che avrebbero visto Molinari alla guida della macchina poco prima dell'incidente.

Un altro elemento importante emerso durante le indagini riguardava i movimenti di Molinari dopo la morte di Ilaria. Sembra che l’uomo avesse fornito una versione dei fatti incoerente con i dati raccolti dagli investigatori. In particolare, alcune discrepanze emersero tra le sue dichiarazioni e le informazioni ottenute dalle celle telefoniche, che dimostravano la sua presenza vicino al luogo del ritrovamento del corpo.

La possibile dinamica del delitto

L’accusa ipotizzò che Molinari potesse aver seguito Ilaria quel giorno, in un tentativo di confrontarsi con lei. Potrebbe essere nato un alterco, sfociato poi in violenza, che portò alla morte di Ilaria. Successivamente, Molinari avrebbe simulato un incidente stradale per coprire il crimine, sperando che la scena suggerisse una semplice perdita di controllo del veicolo.

Questa ipotesi, sebbene non ancora confermata, fu sostenuta da una serie di indizi: la mancanza di segni di frenata, l’assenza di ferite compatibili con un incidente sul corpo di Ilaria, e il ritrovamento illeso delle cagnoline, che suggeriva che fossero state fuori dall'auto al momento della morte di Ilaria.