La ‘ndrangheta e il traffico di cocaina: un colosso criminale globale
Dalle rotte sudamericane alle piazze europee, le cosche calabresi fondano il loro potere su un narcotraffico sofisticato, organizzato e capillare

La ‘ndrangheta negli ultimi decenni è diventata protagonista di un traffico di cocaina su scala globale, costruendo una rete che si estende dal Sud America all’Europa. Le cosche calabresi hanno stabilito solide alleanze con i grandi cartelli di paesi come Colombia, Brasile, Messico e Albania, assicurandosi rotte sicure per importare tonnellate di stupefacente. Fondamentale per questa operazione è il porto di Gioia Tauro, trasformato in hub strategico per la distribuzione in tutta Europa.
Maxiblitz che confermano la portata europea
Numerose indagini e operazioni coordinati a livello europeo hanno smascherato una struttura criminale ampia e centralizzata. In uno di questi blitz, quasi cento persone sono state arrestate in diverse province italiane per la creazione di un presunto monopolio della cocaina. Analoghe azioni congiunte hanno coinvolto Polizia italiana, Belgio e Germania, confermando come i clan calabresi mantengano una presenza radicata anche nell’Europa centrale e settentrionale.
Broker internazionali: l’aspetto manageriale del crimine
Una figura chiave nella gestione del narcotraffico è quella del “broker”, come Roberto Pannunzi, considerato uno dei più influenti mediatori dello stupefacente tra le mafie italiane e i cartelli sudamericani. La sua attività ha incluso l’importazione regolare di tonnellate di cocaina, stipulando accordi diretti con i narcos e organizzando spedizioni via nave, aereo e rotte transcontinentali. Questi elementi hanno trasformato la ‘ndrangheta in una criminalità d’élite, capace di operare con efficienza globale.
Rediviva dalla lotta alla rendita criminale
Le enormi risorse generate dal traffico di cocaina permettono un’infiltrazione profonda dell’economia legale e delle istituzioni. Il reinvestimento del denaro in appalti, immobili e imprese locali rafforza la presenza mafiosa nel tessuto produttivo, creando un potere economico radicato e poco visibile. In questo modo, la ‘ndrangheta si consolida come una delle organizzazioni criminali più ricche al mondo, con ricavi stimati in decine di miliardi di euro.
Una sfida che richiede visione europea
Le indagini hanno dimostrato come la ‘ndrangheta abbia consolidato una vera e propria rete transnazionale, con ramificazioni in vari paesi Europei. Per questo motivo, la risposta a questo fenomeno non può limitarsi a singole retate. Servono politiche di cooperazione internazionale, rafforzamento dei controlli finanziari e neutralizzazione delle rotte logistiche, anche attraverso alleanze strategiche tra forze dell’ordine dei vari Paesi.