Problemi al Pronto soccorso di Vibo Valentia: il Pd Calabria chiede un intervento urgente
Irto (Pd): “Situazione drammatica e silenzio assordante dalla Regione. Serve un piano operativo immediato per rafforzare l’organico sanitario”

“La Regione vede o no che il Pronto soccorso di Vibo Valentia è in affanno tremendo per la gravissima carenza di personale sanitario?”. A porre la domanda in modo netto è il Partito Democratico della Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto, che denuncia con forza il sovraffollamento e le condizioni critiche in cui versa da giorni il Pronto soccorso dell’ospedale vibonese. Il partito punta il dito contro l’assenza di risposte da parte dei vertici regionali, parlando apertamente di un pericolo per la sicurezza delle cure e di una probabile violazione della normativa sui turni e sui riposi obbligatori per il personale.
Scene da sanità al collasso
Secondo i dem calabresi, le immagini che arrivano dal Pronto soccorso di Vibo Valentia descrivono una sanità in stato comatoso: pazienti bloccati in barella per ore, ricoveri impossibili per mancanza di posti letto e personale sanitario allo stremo. Una situazione che si ripete da troppo tempo, ma che con le temperature elevate di questi giorni rischia di degenerare ulteriormente. “Il rischio – avverte Irto – è un aumento esponenziale degli accessi da parte di anziani, pazienti fragili e turisti, con conseguenze potenzialmente gravissime”.
Richiesta di intervento e sostegno alla commissione straordinaria
Di fronte a questo quadro preoccupante, il Pd Calabria invoca un’azione immediata della Regione. In particolare, chiede che venga supportata in maniera concreta la commissione straordinaria che guida l’Asp di Vibo Valentia, nella quale figura anche Gandolfo Miserendino, attuale direttore di Azienda Zero. “Non possiamo accettare che nel 2025 un Pronto soccorso resti allo sbando per giorni – incalzano i dem –. Serve subito un piano operativo per superare le criticità esistenti e garantire una copertura stabile del personale, sia negli ospedali che nei servizi territoriali”.