Tirocinanti TIS, la Regione Calabria accoglie la richiesta dell’ANCI: proroga per la stabilizzazione fino al 31 luglio
Succurro: “Dialogo concreto, avanti per dare risposte ai Comuni e ai tirocinanti”

Si è svolto oggi un importante confronto istituzionale tra ANCI Calabria, Regione e Centri per l’impiego, con al centro le prossime tappe del percorso di stabilizzazione dei tirocinanti TIS (Tirocini di Inclusione Sociale). Un incontro atteso e cruciale, durante il quale sono state affrontate numerose questioni operative, normative e politiche legate alla gestione dei tirocinanti attualmente impiegati negli enti locali calabresi.
Prorogata al 31 luglio la scadenza per la delibera di Giunta
Tra i primi risultati concreti, la Regione Calabria ha accolto la richiesta avanzata dall’ANCI di prorogare dal 30 giugno al 31 luglio il termine per l’adozione da parte dei Comuni della delibera di Giunta necessaria ad avviare i percorsi di stabilizzazione. Una misura che mira a garantire agli enti locali il tempo tecnico per aggiornare strumenti fondamentali come il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), indispensabili per completare correttamente l’iter.
Al tavolo istituzionale anche i temi più urgenti dei Comuni
A rappresentare i Comuni calabresi, la presidente di ANCI Calabria Rosaria Succurro, accompagnata dal segretario Nico Nesci e da una delegazione di sindaci provenienti da tutta la regione. Presenti al tavolo anche l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, il direttore generale Fortunato Varone e il segretario generale Eugenia Montilla.
Nel corso dell’incontro, la presidente Succurro ha sottoposto all’attenzione della Regione una serie di quesiti e criticità raccolte dai territori nei giorni scorsi. Tra i punti più discussi, la possibilità di riconoscere un bonus di buonuscita per i tirocinanti che decidano volontariamente di lasciare il bacino, l’articolazione delle procedure di reclutamento e il ruolo dei Centri per l’impiego nel supporto tecnico e organizzativo.
Apertura per i Comuni in difficoltà e per chi vuole aderire ora
È stato confermato un principio di flessibilità nei confronti degli enti locali che, pur non avendo aderito in precedenza alla manifestazione d’interesse regionale, intendano ora intraprendere il percorso di stabilizzazione. Allo stesso tempo, si prevede la possibilità di non procedere qualora un Comune, pur avendo inizialmente manifestato la volontà di aderire, riscontrasse successivamente ostacoli tecnici o finanziari.
Inoltre, è stato ribadito l’impegno della Regione nel trovare soluzioni per i Comuni in dissesto o predissesto finanziario, attualmente soggetti a restrizioni normative: in tal senso, il confronto con i ministeri competenti è ancora in corso per individuare vie d’uscita sostenibili.
Caso “invisibili” e Sila Greca: si apre un confronto dedicato
Un approfondimento specifico verrà riservato ai casi più complessi, come quello dei tirocinanti “invisibili” e di coloro che operano nei Comuni della Sila Greca. Su questi profili, l’assessore Calabrese ha annunciato l’apertura di un confronto riservato, per analizzare nello specifico situazioni rimaste finora ai margini dei principali provvedimenti regionali.
Obiettivo comune: ridurre il bacino TIS e garantire stabilizzazione
L’incontro ha fatto emergere una chiara convergenza tra ANCI, Regione e funzionari pubblici coinvolti: stabilizzare il maggior numero possibile di tirocinanti resta l’obiettivo prioritario. Tutte le parti si sono dette disponibili a proseguire il dialogo, coinvolgendo anche i livelli istituzionali e sindacali nazionali, e a lavorare per incrementare le risorse disponibili, anche attraverso la prossima legge finanziaria.
Si rafforza così una strategia condivisa che mira a ridurre il più possibile il bacino dei TIS, garantendo percorsi di stabilizzazione certi, sostenibili e rispettosi delle esigenze delle amministrazioni e dei lavoratori coinvolti.