I vigneti di Cirò
I vigneti di Cirò

Il Cirò Classico è ufficialmente una Denominazione di Origine Protetta (Dop) riconosciuta a livello europeo. Lo annuncia l’Osservatorio Qualivita, comunicando l’avvenuta registrazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Si tratta di un passaggio storico per il comparto vinicolo calabrese: il Cirò Classico Dop è la 19ª denominazione vitivinicola riconosciuta in Calabria, e rappresenta un importante rafforzamento per il sistema agroalimentare di qualità della regione.

Con questo nuovo riconoscimento, l’Italia raggiunge quota 410 Dop e 119 Igp nel solo comparto vino, consolidando il primato europeo nel campo delle certificazioni di qualità.

Un rosso simbolo della tradizione enologica calabrese

La denominazione Cirò Classico Dop si riferisce esclusivamente alla tipologia di vino rosso, e si distingue per la sua composizione legata al vitigno Gaglioppo, che deve rappresentare almeno il 90% dell’uvaggio. A completare la miscela possono concorrere il Magliocco e il Greco Nero, da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 10%.

Questo disciplinare mira a valorizzare l’autenticità del territorio di Cirò e Cirò Marina, dove la coltivazione della vite affonda le radici in epoca antica. Il Cirò Classico si conferma così una delle espressioni più rappresentative della viticoltura calabrese, con un profilo organolettico ricco, strutturato e fortemente identitario.

Una spinta alla Dop economy regionale

Secondo il Rapporto Ismea–Qualivita 2024, la cosiddetta “Dop economy” calabrese – ovvero l’insieme delle produzioni agroalimentari e vitivinicole a denominazione – ha raggiunto un valore complessivo di 47 milioni di euro. L’ingresso del Cirò Classico nel registro europeo delle Dop rappresenta un ulteriore volano di crescita, non solo per il settore vinicolo, ma per l’intero sistema territoriale legato alla filiera produttiva, al turismo enogastronomico e all’identità culturale della regione.

Il riconoscimento europeo non è solo simbolico, ma offre tutele concrete per produttori e consumatori, rafforzando la reputazione del Cirò nel mercato nazionale e internazionale. Un risultato importante, che premia il lavoro dei viticoltori, dei consorzi e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione della qualità calabrese.