'Ndrangheta, ultras e Inter: il caso Bellocco scuote il calcio. Giletti porta in TV il video che imbarazza Zanetti
Il servizio si apre con un’inquadratura simbolica e provocatoria, una stella a cinque punte, disegnata sul tetto di una casa

C’è un video, che in queste ore rimbalza da una redazione all’altra, da uno spogliatoio all’altro, da una Procura all’altra.
Lo ha mostrato Massimo Giletti durante l’ultima puntata del suo format d’inchiesta Lo Stato delle Cose, in onda su Rai 3.
Un’inchiesta che scava nel rapporto, sospetto, ambiguo, in alcuni passaggi inquietante, tra la curva Nord dell’Inter, la ‘ndrangheta e alcuni ambienti dirigenziali del club nerazzurro.
Il video: Zanetti saluta "Aurora"
Il servizio si apre con un’inquadratura simbolica e provocatoria, una stella a cinque punte, disegnata sul tetto di una casa. Simbolo massonico? Codice? O solo un’ombra?
Da lì, Giletti introduce il video inedito, quello in cui Javier Zanetti, leggenda nerazzurra e oggi vicepresidente dell’Inter, saluta in camera "Aurora", presumibilmente, mamma o figlia di Antonio Bellocco, rampollo dell’omonima e storica cosca di Rosarno.
«Un grande abbraccio, ti aspettiamo a Milano. Sempre forza Inter», dice Zanetti, in un video datato luglio 2024.
Chi è Antonio Bellocco?
Antonio Bellocco, appartenente a uno dei clan storici e più potenti della Piana di Gioia Tauro, era ufficialmente impiegato in un’impresa di pulizie e si trovava a Milano sotto misure restrittive, ma con permessi regolarmente concessi.
Secondo il racconto del suocero, Antonio voleva cambiare vita, era in cerca di riscatto, e grazie all'aiuto di Andrea Beretta, ex capo ultras e amico di famiglia, ottenne un contratto di lavoro e un piccolo equilibrio. L’impresa di pulizie non esiste più, e non se ne trovano più tracce.
Antonio, proprio nel periodo dell’incontro con Zanetti, era formalmente impiegato, ma la società è sparita nel nulla.
Il supertestimone: “Mia figlia ha detto troppo”. Nel cuore del servizio, parla un uomo che non ha voce tremante ma parole che pesano, il suocero di Antonio Bellocco.
«Antonio non era lì per comandare.
Era lì per lavorare, per vivere in pace.
I carabinieri stessi sapevano che rispettava le misure.»
E poi aggiunge, con un tono che cambia:
«Mia figlia, in un momento di rabbia, si è lasciata scappare qualcosa. Ha detto una frase che non doveva dire.
Io spero che Beretta dica la verità, anche se non gli conviene.» Cosa sa davvero Beretta? E perché una donna, madre e moglie, si tradisce in un momento di tensione?
Chi è Beretta, l’ultras che ora racconta tutto
Andrea Beretta, ex capo riconosciuto della curva Nord dell’Inter, oggi è un collaboratore di giustizia.
È stato lui a raccontare ai magistrati dei rapporti con Zanetti, dei materiali regalati dalla società per le coreografie,
delle infiltrazioni tra ultras e ambienti borderline, anche se mai direttamente criminali.
Secondo Beretta, Antonio Bellocco era "uno della curva", ben inserito.
Un video mostrato da Giletti lo conferma:
Zanetti, Beretta e Bellocco compaiono insieme all’inaugurazione di un locale a Milano. In uno dei passaggi della trasmissione, l'invita raggiunge Zanetti avere una sua dichiarazione ma l'ex allenatore non risponde.
La riflessione di Giletti è: com'è possibile che Zanetti non sapesse che Antonio Bellocco facesse parte di una delle famiglie di ‘ndrangheta più potenti? E cosi chiude l’ultima puntata del format di Rai 3.