La crescita esponenziale della filiera delle costruzione registrata nel 2021 era stata resa possibile dagli incentivi forniti dal Governo come il Super bonus 110% e altre agevolazioni, che miravano anche all’efficientamento energetico degli immobili.


Il cavallo di questi bonus edilizi era dato dal fatto che, una volta avuto accesso al credito, questo poteva essere ceduto a più interlocutori, senza alcuna limitazione.

Alle porte del 2022, queste agevolazioni sono state soggette ad una modifica che sta creando non pochi disagi alle aziende che ne avevano usufruito:


Il disegno di legge definito dal Decreto Sostegni ter (art. 28) limiterebbe, infatti, che la cessione di questo credito sia validata ad un solo soggetto, giustificando tale manovra come una tutela alle possibili frodi.


A tal proposito, il presidente della CNA Calabria, Giovanni Cugliari, ha voluto dar voce a tutti quegli imprenditori che hanno lavorato duramente per potersi rialzare dalla drammatica crisi che sta affliggendo migliaia di aziende, evidenziando che ciò è stato reso possibile anche da questa azione economica, pienamente sostenuta da CNA.


“ La CNA ritiene che questa norma introdotta dal Governo” dichiara Cugliari “se non modificata porterà ad una problematica seria su tutto il sistema delle costruzioni impiantistiche e ferramentistiche, creando sicuramente chiusure di aziende. Molti si sono esposti finanziariamente subendo costi di materia non prevedibili. Tutti i soldi del TNRR in questo modo saranno vanificati, poiché una parte del sistema produttivo era in ripartenza dopo 15 anni di fermo e sarà falcidiato.”



Con l’articolo 28, infatti, questi crediti rimarranno bloccati e metteranno spalle a muro tutti coloro che avevano già fatto richiesta prima della modifica del decreto, rischiando, nuovamente, di paralizzare il settore dell’edilizia:

“La CNA chiede a tutto l'assetto politico calabrese di fare pressione su Ministero e Governo per rivedere e cambiare questa norma, prima di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale.”