Un grave gesto intimidatorio ha colpito Gabriele Labate, rappresentante sindacale della Uil presso lo stabilimento Hitachi di Torre Lupo, al quale è stata incendiata l’automobile. L’episodio, sul quale sono in corso indagini, ha destato forte preoccupazione nel mondo sindacale e tra i lavoratori dell’azienda. La Uilm Calabria ha espresso piena solidarietà al proprio delegato, condannando con fermezza l’atto e ribadendo la necessità di tutelare chi ogni giorno si impegna per la difesa dei diritti dei lavoratori.

Solidarietà concreta e unità del sindacato

Durante un incontro tenutosi nella sede della Camera sindacale Uil di Reggio Calabria, alla presenza del segretario nazionale della Uilm Bruno Cantonetti, del segretario confederale della Uil Santo Biondo e del segretario generale della Uil reggina Giuseppe Rizzo, la struttura regionale ha consegnato a Labate un assegno simbolico. Il gesto, frutto di una raccolta nazionale di solidarietà tra lavoratori e delegati, vuole rappresentare un segnale tangibile di vicinanza e sostegno. “La solidarietà è la risposta più immediata e forte che possiamo dare a chi è colpito per il proprio impegno sindacale” ha affermato Cantonetti, sottolineando l’importanza di reagire con unità e coraggio di fronte a episodi di questo tipo.

Legalità e difesa della libertà sindacale

Il segretario confederale Santo Biondo ha parlato di un atto vile e inaccettabile, legato a dinamiche interne al mondo del lavoro, che rappresenta un attacco alla libertà e alla dignità di tutti gli operai dello stabilimento Hitachi. “La risposta collettiva deve essere fatta di solidarietà, denuncia e impegno per la legalità” ha aggiunto Biondo. Sulla stessa linea il segretario generale della Uilm Calabria, Antonio Laurendi, che ha ricordato come difendere Labate significhi difendere la libertà di rappresentanza sindacale. L’intera organizzazione ha riaffermato la propria compattezza e determinazione nel contrastare ogni forma di intimidazione, ribadendo che il sindacato non arretrerà di fronte a chi tenta di minare i diritti e la sicurezza dei lavoratori.