Polizia
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Proseguono i servizi interforze di vigilanza e ordine pubblico disposti dal Questore di Vibo Valentia per mantenere alta la sicurezza generale e contrastare le diverse forme di illegalità, sia nel centro urbano che in altri punti sensibili della provincia. Nel corso dell’ultimo fine settimana, l’attenzione si è concentrata sulle aree centrali maggiormente frequentate dai giovani, con posti di controllo lungo le vie di accesso alla città e nei luoghi della movida serale e notturna. L’obiettivo è stato quello di prevenire abusi di alcol, spaccio di sostanze stupefacenti, risse, atti di vandalismo e altre condotte illegali, tutelando residenti, commercianti e frequentatori delle zone interessate.

 

Numerosi controlli e un deferimento all’Autorità Giudiziaria


Alle operazioni hanno preso parte uomini e mezzi della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale. Sono state identificate 372 persone, di cui 81 con precedenti penali, controllati 153 veicoli ed elevate 11 sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Effettuate anche perquisizioni e verifiche nei confronti di soggetti sottoposti a misure restrittive. Durante i controlli, gli agenti hanno notato un uomo che tentava di nascondersi nei pressi di un locale pubblico: è stato identificato e denunciato per aver violato il divieto di accesso e stazionamento nei pubblici esercizi, come previsto dall’art. 13 bis del D.L. 14/2017, reato punito con la reclusione da uno a tre anni e una multa da 10.000 a 24.000 euro.

Blitz antidroga a Serra San Bruno


Nell’ambito delle attività coordinate dalla Questura, guidata dal dott. Rodolfo Ruperti, la Polizia di Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria un cittadino di Serra San Bruno trovato in possesso di droga. La Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, con il supporto della Squadra Mobile e di un’unità cinofila, ha perquisito l’abitazione dell’uomo, rinvenendo 57,3 grammi di marijuana suddivisi in involucri. La sostanza è stata sequestrata e al sospettato è stato contestato il reato previsto dall’art. 73 comma 5 del D.P.R. 309/1990. Si precisa che i provvedimenti adottati nella fase investigativa non implicano alcuna responsabilità penale fino a sentenza definitiva.