Covid, nuovi casi in aumento: l’allarme degli epidemiologi
ezza: “Il virus circola ancora, non cadiamo nei negazionismi”. Dati Iss: ricoveri stabili, ma Rt sopra l’1

La positività al Covid annunciata dal cantante Stash, frontman dei The Kolors, torna a riportare sotto i riflettori il tema delle infezioni da SarsCoV2. Costretto a letto e spaventato dai sintomi, l’artista ha ricordato di aver già temuto per la propria vita durante la pandemia. L’episodio, secondo l’epidemiologo Gianni Rezza, è “un’occasione per ribadire che il virus circola ancora e non può essere oggetto di negazionismi”.
I dati aggiornati dell’Iss
L’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità segnala un aumento dei contagi nell’ultima settimana. Al 20 agosto, l’occupazione dei posti letto in area medica è pari all’1,1% (652 ricoverati), in lieve crescita rispetto al 13 agosto (1%). In calo invece l’occupazione delle terapie intensive, ora allo 0,2% (18 ricoverati). I tassi di ospedalizzazione più elevati si registrano tra gli anziani, con valori di 11 e 18 per milione di abitanti nelle fasce 80-89 e over-90.
Sul fronte della diffusione, l’indice Rt è salito a 1,34, in aumento rispetto all’1,12 di fine luglio, confermando una ripresa della circolazione del virus.
Un virus “capriccioso”
“Nulla di eclatante – puntualizza Rezza – ma rimuovere del tutto il problema può non essere saggio. SarsCoV2 resta un virus capriccioso, con una stagionalità non ancora ben definita. Anche se l’attuale variante Omicron non colpisce più primariamente i polmoni, può comunque minacciare seriamente anziani e soggetti fragili”. Per queste categorie, affermano gli esperti, i richiami vaccinali possono ancora svolgere un ruolo fondamentale.
La riflessione di Cislaghi
Della stessa opinione è l’epidemiologo Cesare Cislaghi, che sulla rivista Epidemiologia e Prevenzione ricorda come la scorsa settimana i decessi legati al virus in Italia siano stati dieci. “La maggiore promiscuità sociale delle settimane estive – spiega – contribuisce a far crescere i contagi, soprattutto in ambienti chiusi con scarsa aerazione”.
Un altro elemento rilevante è la grande quota di positivi asintomatici, pari a oltre tre quarti dei contagiati. “Dal punto di vista clinico è un dato positivo, ma dal punto di vista epidemiologico significa che è impossibile interrompere la catena dei contagi quando non si sa chi sia realmente contagioso”.
Prudenza, senza allarmismi
Nessun allarme, ma un invito alla prudenza: “Chi è contagiato – conclude Cislaghi – deve evitare di diffondere il virus. I soggetti fragili valutino un nuovo richiamo vaccinale. Per il resto occorre monitorare con attenzione, senza pensare che tutto sia finito: il virus potrebbe rialzare la testa”.